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“Un patto sociale per realizzare le grandi riforme”. Intervento di Luigi Sbarra su ‘Il Messaggero’

Pubblicato il 1 Mag, 2021

“È un primo maggio di speranza quello che celebriamo oggi, senza cortei e manifestazioni di piazza, ma con l’auspicio di tornare gradualmente e con la necessaria cautela, ad una vita normale”. È quanto sottolinea oggi il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra sul quotidiano romano “Il Messaggero”.
“Il sindacato c’è ed è in campo unitariamente per la ripartenza in sicurezza e la ricostruzione del Paese. Per questo oggi saremo in tre luoghi “simbolo” del mondo del lavoro, a portare la nostra solidarietà, in particolare, ai lavoratori della sanità ed a tutti coloro che hanno assicurato servizi e beni essenziali ai cittadini in questa lunga fase difficile della vita del Paese”, aggiunge il leader Cisl.
“Non ci stancheremo mai di ringraziare queste persone generose che meriterebbero molto di più dalle istituzioni e dalla società. Questa è l’immagine responsabile e positiva del Paese. Dobbiamo tutti far tesoro del loro esempio, della loro grande umanità, del loro senso del dovere e responsabilità”.

Sbarra sottolinea “che la battaglia contro il coronavirus non è ancora finita. E non basta solo la più ampia e capillare diffusione del vaccino, che organizzeremo anche noi presto nelle aziende, per uscire dalla grave crisi. Occorre anche il ‘vaccino’ del lavoro stabile, della crescita, degli investimenti, della giustizia sociale. Questa è la cura di cui il Paese ha bisogno oggi più che mai. Lo diciamo al Premier Draghi: è il momento giusto per un grande “patto sociale”, per una collaborazione virtuosa tra il Governo e le parti sociali, in modo da attuare i contenuti importanti del Recovery Plan ed affrontare insieme la stagione delle grandi riforme di Sistema ( fisco, pubblica amministrazione, lavoro , semplificazioni , giustizia , concorrenza ) attese da lungo tempo. Dobbiamo aprire da subito anche un confronto sul tema delle pensioni per definire le necessarie flessibilità in uscita dal mercato del lavoro”.’

Per Sbarra “‘bisogna unificare finalmente Nord e Sud, rimettere al centro la persona, costruire una società più inclusiva e senza barriere. C’è ancora tanto sfruttamento, tanta disperazione e solitudine nel mondo del lavoro e nella società che solo il sindacato confederale può affrontare con solidarietà e equità. Per recuperare il milione di posti di lavoro persi nell’ultimo anno avremo bisogno di più partecipazione alle decisioni, di più coinvolgimento nelle scelte. Vale per il Governo nazionale, ma vale anche per le istituzioni regionali, per le aziende, per la pubblica amministrazione” , conclude il leader Cisl.

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