“Landini ha perso una buona occasione per parlare di altro, mostrando poco rispetto per una grande organizzazione come la Cisl e anche una certa confusione sui fatti. Il “cantiere sicurezza” deve trovare Governo, autonomie locali, sindacato e sistema delle imprese dalla stessa parte. Questo diremo alla nostra manifestazione a Roma con migliaia di delegati che operano di fatto ogni giorno per la sicurezza dei loro colleghi nei luoghi di lavoro”. (…) “Non da oggi ma dal 1950 la Cisl non accetta più egemonie da parte di nessuno. Ragioniamo da sempre con la nostra testa, e consideriamo il pluralismo sindacale una ricchezza, non un vincolo. L’azione unitaria procede in molte dimensioni: nelle piattaforme contrattuali, in proposte rivendicative comuni, nell’azione di rappresentanza territoriale, nella gestione delle crisi aziendali e soprattutto negli obiettivi di fondo, che sono comuni. Attenzione a non confondere obiettivi unitari con un pensiero unico sul ruolo del sindacato, sulle valutazioni dei risultati, sulle iniziative da intraprendere”. (…) “Si sta sul filo di un Patto di stabilità che non concede quasi nulla in debito. Di fatto il Governo rinvia le scelte a quando ci sarà un quadro più dettagliato dei conti. E’ positivo che si voglia rendere strutturale la riduzione del cuneo fiscale ma bisogna rendere strutturale quella leva e rafforzare anche i fondi per la sanità, l’istruzione, il sociale e la previdenza, aprire fin da subito un confronto per il taglio dell’Irpef per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Bisogna far ripartire il confronto sulla riforma della previdenza e rinnovare tutti i contratti pubblici. Serve un patto sociale tra governo, sindacati ed imprese che sblocchi riforme e investimenti capaci di dare all’Italia un nuovo modello di sviluppo partecipativo, competitivo, inclusivo e sostenibile”.
“Riduzione strutturale del cuneo, finanziare sanità, scuola, pensioni” – Il Sole 24 Ore
