“Serve un Patto nel paese, le priorità sono pensioni e famiglie” – Il Mattino

Pubblicato il 29 Mag, 2022

“Questo e’ il momento della responsabilita’ e della massima coesione tra istituzioni e parti sociali come piu’ volte ha sottolineato Mattarella. Sarebbe un errore storico sprecare l’autorevolezza di questo Governo. Se non ora quando? Bisogna dare prospettive alla coesione sociale e protagonismo al popolo del lavoro , dei giovani  e degli anziani”. E’ quanto sottolinea oggi il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra,  riconfermato ieri alla guida della Confederazione di via Po, in una lunga intervista sul quotidiano “Il Mattino”.

“Oltre due anni di pandemia e la guerra hanno aumentato le disuguaglianze, accelerando i processi di cambiamento nel mercato del lavoro e nella composizione sociale. Abbiamo il compito storico di realizzare un cambiamento concertato che aggiorni il paradigma di sviluppo e anche l’impostazione delle relazioni sociali e industriali superando una visione antagonistica e novecentesca, verso un modello partecipativo” aggiunge Sbarra che rilancia  il patto sociale.

“Noi pensiamo che se vogliamo affrontare e risolvere nella condivisione le grandi emergenze economiche e sociali del paese non c’è altra via di un grande Patto. I nodi vanno sciolti insieme, in modo organico e coerente, dentro un’intesa di concertazione che leghi solidarietà, competitività, integrazione, democrazia economica. Bisogna aprire una stagione nuova che dia equità e stabilità alle riforme, agli investimenti, al cambiamento”. Alla domanda se la proposta della Cisl di un grande patto sociale ha incrinato l’unità sindacale, Sbarra risponde: “Onestamente dubito sia così.  In ogni caso c’è sicuramente una questione di fondo che ci distingue ancora: noi pensiamo che se vogliamo affrontare e risolvere nella condivisione le grandi emergenze economiche e sociali del paese non c’è altra via di un grande Patto. I nodi vanno sciolti insieme, in modo organico e coerente, dentro un’intesa di concertazione che leghi solidarietà, competitività, integrazione, democrazia economica. Bisogna aprire una stagione nuova che dia equità e stabilità alle riforme, agli investimenti, al cambiamento”

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