Il CSPI ha rilasciato oggi il parere sul testo delle Nuove Indicazioni Nazionali, formulando puntuali osservazioni e proposte. Il tema era davvero di grande complessità e rilievo e non poteva essere riassunto o sacrificato nell’espressione di un giudizio sintetico che non avrebbe potuto assorbirne le diverse sfaccettature né dare conto della profondità delle osservazioni e delle conseguenti proposte emendative. Più che l’aspirazione all’espressione di un giudizio formale che si esaurisse in se stesso, il CSPI ha voluto manifestare la richiesta evidente, trasparente e chiara che si intervenga a modificare gli elementi segnalati come meritevoli di revisione.Il CSPI ha ritenuto pertanto di rendere un parere articolato, che elencasse con precisione i punti di criticità del testo proposto all’esame, esercitando in tal modo nella loro pienezza le prerogative di organo di natura consultiva che non può e non deve limitarsi, nei suoi pronunciamenti, a una mera riproposizione delle dinamiche di natura politica e sindacale. Deve invece, quanto più possibile, fornire sui provvedimenti esaminati un contributo di merito, che per la componente elettiva è motivato anche dal ruolo di rappresentanza delle professionalità operanti nel sistema di istruzione.In questo senso ha agito anche in questa occasione la delegazione della CISL Scuola, in piena coerenza con gli orientamenti e le valutazioni di ordine più generale che l’organizzazione ha espresso anche pubblicamente e nelle interlocuzioni con la commissione ministeriale, corredati anche di specifiche proposte emendative, alcune delle quali hanno trovato riscontro nel testo portato all’esame del CSPI.La CISL Scuola ritiene che le richieste puntuali contenute nel parere espresso dal CSPI debbano essere tenute nella dovuta considerazione nella definitiva formulazione del testo, del quale comunque si sottolinea ancora una volta la funzione orientativa, che non deve in alcun modo pregiudicare le prerogative delle istituzioni scolastiche autonome e della professionalità dei docenti, espressa in termini individuali e collegiali, in ordine alla definizione e gestione dei piani dell’offerta formativa. Per la CISL Scuola, le Indicazioni nazionali devono rimanere tali e non tradursi impropriamente in programmi prescrittivi.In particolare, nel parere è stato fortemente sottolineato che l’attività didattica non deve essere centrata sull’accumulo di conoscenze, abilità e contenuti, ma essere orientata alla comprensione del mondo, all’acquisizione di competenze che permettano agli alunni di risolvere i problemi che si pongono nell’esperienza reale.È stata richiamata la rilevanza dell’apprendimento che si svolge fuori dagli spazi scolastici. Di particolare risalto appare la richiesta di sottolineare maggiormente il concetto di Comunità, considerando che la formazione degli alunni coinvolge una vasta rete di attori e contesti in un sistema interconnesso. Per questo il CSPI ha chiesto di sostituire l’espressione “la scuola è la sede principale per la trasmissione di conoscenze” con “la scuola è la sede principale per la co-costruzione degli apprendimenti”, sottolineando come accanto a un curricolo nazionale l’autonomia scolastica preveda anche un curricolo d’istituto.Non risulta inoltre sufficientemente sviluppato, nel testo in esame, il concetto di cittadinanza globale, che comporta necessariamente un allargamento dello sguardo alla realtà sovranazionale.Occorre anche approfondire e meglio delineare la strategia di gestione delle sollecitazioni provenienti dall’IA, che deve essere intesa come opportunità di trasformazione del processo educativo più che come semplice supporto alla didattica tradizionale.Tra le altre, sono state inoltre sottolineate come persistenti criticità la definizione del docente come Magister e l’approccio alla disciplina Storia, sia per la peculiarità della trattazione che ne farebbe uno strumento di costruzione di identità nazionale, sia per l’incipit del paragrafo, che può essere percepito come polarizzante.Dal punto di vista redazionale, pur apprezzando lo snellimento del testo, il CSPI ha chiesto di inserire le conoscenze in un box in appendice e di sottolinearne ulteriormente la non prescrittività, mentre devono essere messi a punto aspetti metodologici e declinazione di contenuti nelle diverse discipline.Il parere, che è stato molto meditato, è dunque soprattutto orientato a fornire all’Amministrazione elementi di riflessione per un documento così rilevante per l’identità della scuola, con precise e costruttive richieste di modifica e miglioramento.Rimane in ogni caso, per la CISL Scuola, l’esigenza di un forte coinvolgimento del mondo della scuola, cui sinora è stata riservata unicamente, come possibilità di esprimersi, la compilazione di un questionario. Non vi è solo la necessità di favorire una conoscenza approfondita delle indicazioni, ma soprattutto quella di consentirne ogni necessario adeguamento alla luce di quanto può emergere in fase di concreta applicazione nel contesto delle attività scolastiche.[Il testo del parere sarà pubblicato sul sito CISL Scuola non appena sarà completata la stesura redazionale]