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Approvato alla Camera emendamento al Decreto Aiuti che dà attuazione al fondo per il part-time ciclico

Approvato ieri in commissione alla Camera dei Deputati un emendamento al Decreto Aiuti (DL 17 maggio 2022 n.50) che dà attuazione al fondo per il part-time ciclico introdotto dall’ultima legge di bilancio.
Il riferimento è all’art.1, co. 971, della legge di bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021 n.234) che ha istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un fondo con una dotazione di 30 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023 al fine di introdurre nell’ordinamento un sostegno economico in favore dei lavoratori titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, rinviando le modalità applicative ad apposito provvedimento normativo.

Insieme a Cgil e Uil avevamo chiesto ed ottenuto un confronto con il Ministero del lavoro sul tema, a valle del quale è stata predisposto l’emendamento di cui sopra, veicolato dallo stesso Ministero nel Decreto Aiuti, che sarà in aula la prossima settimana per poi passare al Senato per l’approvazione definitiva entro il 16 luglio.

La nuova norma, secondo quanto concordato con il sindacato, fisserà in 550 euro l’importo dell’indennità una tantum per il 2022 a beneficio dei lavoratori a tempo parziale ciclico verticale che hanno avuto nel 2021 periodi di sospensione compresi tra le 7 e le 20 settimane, non titolari di altri trattamenti. I lavoratori interessati dovranno fare domanda all’Inps. La norma per il 2023 sarà predisposta dopo aver valutato il funzionamento per la prima annualità.
Siamo consapevoli che si tratta di un piccolo importo una tantum, e come tale molto lontano dall’essere risolutivo delle problematiche di reddito che riguardano i lavoratori in part-time, anche perché la norma in legge di bilancio esclude i part-time orizzontali. L’intervento tuttavia potrebbe aprire una strada per affrontare in maniera più strutturale in futuro le problematiche dei lavoratori in part-time.

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