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Accordo Partenariato Fondi Strutturali Europei 2021-2027 e lista dei programmi: schede di sintesi

Con la decisione della Commissione Europea (15-7-2022) di esecuzione dell’Accordo di Partenariato (AP) si è avviata la fase di attuazione in Italia della programmazione europea dei fondi per la coesione per il periodo 2021-2027. Per questa ragione abbiamo ritenuto utile elaborare alcune schede di sintesi sull’Accordo stesso e sull’avanzamento dei programmi, utili nel tempo, come quadro di riferimento per il periodo della programmazione.

La decisione sull’AP implica che si stanno progressivamente attivando i programmi regionali e nazionali presentati entro lo scorso 15 aprile. La maggior parte di essi è ancora in fase di negoziazione a livello comunitario, ma una parte è già stata approvata ed è in corso la procedura per la definizione operativa della governance e l’attivazione delle prime spese.

L’Italia potrà contare, nella Programmazione 2021-2027, su un totale di 75,315 miliardi di euro di Fondi strutturali e di investimento, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale.

In particolare, le risorse in arrivo da Bruxelles saranno pari a 43,127 miliardi di euro, comprensive di quelle destinate al Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund – JTF) e alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE). Alle regioni meridionali andranno 47,962 miliardi di euro.

Come è noto, rispetto alla precedente programmazione la classificazione delle singole regioni, determinata dal livello di reddito procapite degli abitanti, ha subito delle modifiche. Le regioni che rientrano nella categoria delle “meno sviluppate” sono: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. (Mezzogiorno con l’esclusione dell’Abruzzo).

Sono considerate “in transizione” l’Abruzzo, che si conferma in questa categoria, Umbria e Marche (precedentemente tra quelle “più sviluppate”).

Le rimanenti rientrano nella categoria delle regioni “più sviluppate” (Centro-Nord, con l’esclusione di Umbria e Marche).

Se si esclude la quota di finanziamenti riservata alla Cooperazione territoriale europea, le risorse europee e nazionali dei Fondi strutturali si distribuiscono come segue tra le tre aree:
• regioni più sviluppate: 23,882 miliardi di euro;
• regioni in transizione: 3,612 miliardi di euro;
• regioni meno sviluppate: 46,575 miliardi di euro.

I programmi presentanti sono 48.
· 10 nazionali
· 38 regionali

Dei programmi nazionali alcuni operano in tutto il paese e altri soltanto nelle regioni meno sviluppate. Particolare è il programma città metropolitane e città medie del Sud che, come si evince, è riferito a questi specifici territori.

Alcuni programmi regionali sono plurifondo, altri monofondo e quindi, come già è stato nella precedente programmazione, molte regioni hanno 2 programmi.
Di essi sono stati già approvati:
12 Programmi FSE+ del Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, PA Trento, PA Bolzano, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sardegna e Sicilia;
· 2 programmi FESR di Lombardia ed Emilia Romagna.

Le relazioni con il partenariato economico e sociale, sia nelle singole regioni che con i ministeri, sono in fasi diverse.

In alcuni casi vi sono ancora consultazioni sui testi, sulla elaborazione del programma e sugli elementi di regolazione dei rapporti di partenariato con le parti sociali e sul supporto da dare ad esse; mentre in altri casi il confronto è più avanzato e riguarda i regolamenti dei Comitati di sorveglianza e la messa in campo di regole per seguire l’attuazione dei rapporti tra le parti nella fase di attuazione.

Nella scheda sull’AP, inoltre, un riepilogo di quanto previsto a tutti i livelli per svolgere efficacemente il ruolo delle parti sociali. Queste informazioni sono la base per il confronto e per impedire che lo stesso venga svilito dalla presenza, all’interno del partenariato, dalla molteplicità di associazioni poco rappresentative del territorio a discapito delle parti sociali più rappresentative del paese.

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