PNRR. Primo incontro con la Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale

Pubblicato il 17 Mar, 2021

16 Marzo 2021 -”Il tema dello sviluppo del Mezzogiorno  è materia essenziale nella politica economica del Paese e la crescita positiva di tutte le regioni, si ottiene se i Fondi strutturali sono programmati con chiarezza e attuati con efficienza e concretezza”. E’ quanto sottolineato dalla Cisl nel corso del primo incontro, svoltosi il 15 Marzo fra la Ministra per il Sud e coesione territoriale On.le Mara Carfagna e le Organizzazioni sindacali su PNRR e Accordo di Partenariato per la programmazione dei fondi strutturali per il 2021-2027.  Giudizio ‘positivo’ della Cisl sull’incontro svoltosi “in un clima caratterizzato da ampia disponibilità all’ascolto ed al confronto”.

Nel corso dell’incontro la Cisl ha inoltre ribadito che:

  • il PNRR, rispetto al Sud, assume una dimensione trasversale alle 6 missioni strategiche del Piano, ma secondo la Cisl necessita di essere delineato nella traduzione applicativa, ossia quella che esplicita i finanziamenti e i risultati da raggiungere nel Mezzogiorno per ogni singola missione e misura prevista: digitalizzazione, rivoluzione verde e transizione ecologia, salute, infrastrutture e mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione;
  • alcune missioni sono da migliorare, in particolare quella relativa ai porti del Sud che devono essere potenziati anche dal punto di vista commerciale e non soltanto turistico, soprattutto per favorire lo sviluppo delle ZES (zone economiche speciali);
  • serve rafforzare le competenze della pubblica amministrazione per gestire i Fondi europei e gli investimenti (così come già previsto nel Piano Sud 2020-2030) portando le assunzioni, di giovani esperti, dalle 2800 previste dalla legge di Bilancio, alle 10.000 indicate nel Piano;
  • bisogna rivedere il Piano Sud 2030 alla luce dei nuovi finanziamenti del PNRR e delle maggiori necessità determinate dalla crisi sanitaria, sociale ed economica;
  • occorre fare chiarezza sulle risorse, garantendo il finanziamento del Fondo sviluppo e coesione.
    La Cisl ha inoltre ribadito “che gli obiettivi di Policy dell’Accordo di Partenariato devono diventare oggetto di specifici confronti, con il costante coinvolgimento sindacale, nella definizione dei Programmi operativi Nazionali”.

Ed ha ricordato di aver inviato assieme a Cgil e Uil, “specifici emendamenti all’Accordo di Partenariato” e chiesto che in esso sia resa esplicita la modalità di coinvolgimento concreto delle parti sociali all’interno di tutti i Programmi nazionali e regionali, affinché il sindacato possa svolgere un ruolo non formale, ma attivo e propositivo secondo quanto previsto dal Codice europeo di condotta del partenariato”.
Infine è stata anche ribadita l’importanza delle ZES,” che possono diventare un investimento strategico per il Paese e per lo sviluppo europeo nel mediterraneo. Pertanto è necessario promuoverle e monitorarle dalle Istituzioni centrali, attraverso appositi provvedimenti, specifici confronti nazionali e il completamento della nomina dei Commissari”.

La Ministra Mara Carfagna ha affermato:

  •  che i finanziamenti per il Sud saranno resi espliciti nel PNRR;
  • che verranno destinati circa 600 milioni alle Zone economiche speciali, perché ritenute importanti per la strategia di sviluppo;
  • che è in corso l’analisi delle figure professionali che servono a rafforzare le Amministrazioni coinvolte nella gestione di finanziamenti europei e investimenti;
  • che è in corso il confronto con la Commissione Europea per l’autorizzazione a proseguire la decontribuzione per il Sud, come già previsto fino al 2029;
  • che ritiene importante il Piano per il Sud e la sua implementazione.

Soprattutto, dal punto di vista del confronto con il sindacato, la Ministra ha convenuto di mantenere attiva “una cabina di regia” che preveda sia incontri sui temi già citati, sia un focus sulle crisi aziendali del Sud, sulle ZES e sul reddito di cittadinanza

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