Sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 del 17 ottobre 2023 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanza del 18 luglio 2023 con il quale si stabilisce che il requisito per l’accesso alle prestazioni pensionistiche soggette alla variazione per aspettativa di vita dal 1° gennaio 2025 non sarà variato.
L’Istat, infatti, ha certificato che la speranza di vita della popolazione italiana a 65 anni, considerata la media dei valori registrati negli anni 2021 e 2022 e la media dei valori registrati negli anni 2019 e 2020, è pari a -0,10 decimi di anno. La variazione considerata in dodicesimi di anno si traduce nel valore di -0,11 che arrotondato corrisponde alla riduzione di 1 mese.
Di conseguenza, i requisiti pensionistici dal 1 gennaio 2025 non subiranno variazioni.
Pertanto, anche nel biennio 2025-2026:
- l’età per la pensione di vecchiaia sarà pari a 67 anni;
- il requisito contributivo per la pensione anticipata ordinaria sarà pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne;
- il requisito contributivo per la pensione precoci sarà di 41 anni come già previsto da precedente normativa;
- per la pensione in totalizzazione, il requisito anagrafico per la vecchiaia rimane 66 anni e quello contributivo per la pensione anticipata 41 anni;
- il requisito anagrafico per la pensione anticipata per i contributivi puri rimarrà pari a 64 anni;
- non subiscono variazioni i requisiti per l’accesso alla pensione usuranti.