Si è tenuta nei giorni scorsi a Roma l’annuale presentazione della Relazione della Commissione di Vigilanza sui fondi pensione (COVIP). L’intervento della Presidente facente funzioni, Francesca Balzani, ha confermato la positività del modello dei fondi pensione negoziali promossi dalla contrattazione collettiva sebbene rimangano importanti margini di sviluppo che debbono essere implementati e problemi che devono essere risolti con un maggiore impegno da parte delle istituzioni.
Gli iscritti ai fondi pensione negoziali, rispetto al 2022, sono cresciuti nel 2023 del 5,4% un dato migliore della media generale delle adesioni a tutte le forme di previdenza integrativa che si ferma al 3,7%. Inoltre, si constata un incremento dei giovani del 3,5%-4% così come aumenta del 2,6% il numero degli iscritti quali soggetti fiscalmente a carico che però vengono prevalentemente indirizzati alle forme di mercato.
Si conferma il vantaggio dei fondi pensione negoziali rispetto ai costi, dal momento che in media l’indicatore sintetico dei costi (ISC) su dieci anni per i fondi negoziali è dello 0,50% contro l’1,35% dei fondi aperti e del 2,17% dei piani individuali,
Nel 2023 la ripresa dei mercati finanziari ha determinato risultati molto buoni in termini di redditività, sia nei comparti azionari che in quelli bilanciati recuperando il dato negativo del 2022. Guardando a un orizzonte decennale proprio del risparmio previdenziale e quindi non meramente speculativo, i rendimenti dei fondi pensione sono superiori alla rivalutazione del Tfr.
Le risorse accumulate presso le forme di previdenza complementare nel complesso sono 224,4 miliardi di euro con un incremento del 9,1% rispetto al 2022, di queste i fondi negoziali coprono il 30,2%. Nel 2023 a questi fondi sono affluiti 6,5 miliardi di euro, con un incremento del 7,7% rispetto al 2022. La Relazione ha, inoltre, messo bene in evidenza come oggi gli investimenti complessivi nell’economia italiana delle forme di previdenza complementare ammontino a 36,6 miliardi di euro pari al 19,4% del totale degli investimenti e che il 56% degli investimenti sono allocate in obbligazioni governative (14,1% titoli di debito pubblico italiano) e titoli di debito.
È aumentata l’attenzione dei fondi pensione verso strategie di investimento che guardano allo sviluppo del Paese, fermo restando l’obiettivo principale di tutela previdenziale degli iscritti.
In questo contesto, ricordiamo che il progetto Economia Reale promosso da Assofondipensione, con Cassa depositi e prestiti e Fondo Italiano investimenti con i fondi di fondi in private equity e private debt ha avuto un ruolo importante per fare crescere questa sensibilità. Ora l’Associazione sta sviluppando sia un nuovo progetto con CDP per investimenti in infrastrutture, sia la prosecuzione del progetto che guarda alla piccola e media impresa con Fondo italiano investimenti.
Gli aspetti positivi non devono, però, far sottovalutare gli elementi problematici che è necessario affrontare:
aumentare complessivamente gli aderenti e in particolare i giovani e le donne le quali costituiscono solo il 38,3% del totale;
sviluppare maggiormente la consapevolezza dell’importanza della previdenza complementare e i versamenti (solo 11,1% degli iscritti versa tutto il limite di deducibilità e gli iscritti non versanti sono 2,6 milioni);
rendere effettivamente accessibile il secondo pilastro previdenziale anche ai lavoratori con basse retribuzioni e redditi.
Questi sono aspetti cruciali per far sì che la previdenza complementare diventi effettivamente strumento di coesione sociale.
Per la CISL rimangono quindi attuali la richiesta di una campagna informativa pubblica, un nuovo periodo di adesione per silenzio-assenso eventualmente salvo recesso come attivato presso il fondo PerseoSirio e in corso di implementazione del fondo Espero, la riduzione della tassazione dei rendimenti all’11% e una fiscalità di vantaggio con regole più chiare per gli investimenti che guardino allo sviluppo del Paese.
Per saperne di più leggi la Relazione della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione ( COVIP) e le Considerazioni della Presidente f.f.