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Previdenza: incontro tecnico al Ministero del lavoro

Il 20 gennaio si è tenuto presso il Ministero del lavoro l’incontro tecnico per iniziare ad affrontare le questioni inerenti la riforma del sistema previdenziale, come convenuto tra Cisl, Cgil e Uil e il Presidente del Consiglio Mario Draghi il 20 dicembre e con il Ministro del lavoro Andrea Orlando e il Ministro dell’Economia e Finanze Daniele Franco il 12 gennaio.
Erano presenti la Capo di Gabinetto del Ministero del lavoro Elisabetta Cesqui e dirigenti del Ministero del lavoro, del Ministero dell’Economia e delle finanze e della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Nel corso della riunione sono stati affrontati, in particolare, l’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per i giovani e per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 e l’impatto delle riforme pensionistiche particolarmente penalizzanti per le donne.
La Cisl ha ribadito che è importante introdurre nel nostro sistema pensionistico la pensione contributiva di garanzia per sostenere l’assegno pensionistico di coloro che, avendo lavorato in modo precario e discontinuo e con basse retribuzioni, riceveranno prestazioni di importo insufficiente dal momento che, per chi rientra interamente nel sistema contributivo, non è prevista l’integrazione al trattamento minimo della pensione.

L’importo della prestazione, secondo la Cisl, dovrebbe essere modulato sul numero di anni lavorati e contributi versati oltre all’età di pensionamento, tenendo tuttavia anche in considerazione, entro determinati limiti, le situazioni che evidenziano la proattività del lavoratore, come i periodi di formazione oltre a quelli di disoccupazione involontaria non indennizzata. Inoltre, dovrebbero essere valorizzati a fini pensionistici anche i periodi di lavoro di cura.

Il disegno della pensione contributiva di garanzia è complesso ma sicuramente necessario, dal momento che da un lato è importante scongiurare il rischio di comportamenti opportunistici e dall’altro essa deve essere coordinata con le prestazioni di sostegno attualmente previste.

La pensione contributiva di garanzia, in ogni caso, non deve disincentivare l’iscrizione alla previdenza complementare dei lavoratori e delle lavoratrici che, invece, deve essere favorita e sarà oggetto di uno specifico tavolo di confronto.

Per quanto riguarda le donne, la Cisl ha ribadito la necessità di ridurre per le lavoratrici madri il requisito pensionistico di 12 mesi per figlio per tutte le prestazioni, senza, tuttavia incidere negativamente sul calcolo e inoltre ha chiesto di confermare anche per il futuro la pensione con opzione donna riconoscendo anche il cumulo gratuito dei contributi versati in diverse gestioni oggi escluso.

Infine, la Cisl ha sottolineato che le soglie economiche che condizionano l’accesso alla pensione per chi rientra integralmente nel sistema contributivo devono essere eliminate.

Il Ministero ha acquisito le osservazioni e ha riconvocato il tavolo, che ha cadenza settimanale, il 27 gennaio per presentare le proprie valutazioni e proseguire il confronto.

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