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Previdenza: nuovo tavolo tecnico presso il Ministero del lavoro

Pubblicato il 6 Set, 2023

Si è tenuto il 5 settembre un nuovo incontro con l’Osservatorio sulla spesa previdenziale e assistenziale presso il Ministero del lavoro. Erano presenti, come di consueto, il Segretario generale del Ministero Concetta Ferrari, il Presidente dell’Osservatorio sulla spesa previdenziale e assistenziale professor Raffaele Fabozzi, rappresentanti del dicastero e dell’Osservatorio, l’ISTAT, l’INPS e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e datoriali.
Oggetto della riunione sono stati la tutela previdenziale delle donne e i lavori usuranti e gravosi.
Nel corso della riunione la CISL ha messo in evidenza come il progressivo incremento dei requisiti pensionistici per effetto dell’automatismo legato all’aspettativa di vita si riveli particolarmente penalizzante per le lavoratrici, già destinatarie negli ultimi decenni di un pesante aggravio delle condizioni per andare in pensione, e per chi svolge mansioni particolarmente pesanti e gravose.
Per quando riguarda le donne, abbiamo ribadito innanzi tutto la necessità di prorogare nel 2024 e 2025 la pensione con opzione donna, eliminando le condizionalità introdotte con l’ultima legge di bilancio e alleggerendo i requisiti anagrafici per tornare ai precedenti 58/59 anni di età.
Inoltre abbiamo ribadito la necessità di prevedere per tutte le prestazioni pensionistiche delle lavoratrici madri la riduzione dei requisiti pari a 12 mesi per figlio. Poiché la riduzione dell’età o dei contributi produce un effetto negativo sull’importo della pensione a causa del calcolo contributivo, abbiamo chiesto di individuare un coefficiente di calcolo non penalizzante, ovvero dare l’opportunità di scegliere tra l’anticipo della pensione o l’applicazione di un coefficiente più alto, come già previsto oggi dalla legge 335/1995 ma riconoscendo un coefficiente più elevato, 1 anno per 1 figlio, 2 anni per 2 figli e così via.
Per quanto riguarda i lavori gravosi e usuranti, abbiamo sottolineato da un lato la necessità di rendere le procedure di accertamento della gravosità e dell’usura meno rigide e dall’altro di allargare l’elenco delle gravosità già previsto per l’Ape sociale. A questo proposito abbiamo chiesto di riprendere il lavoro della Commissione di studio con particolare riguardo al lavoro notturno, dal momento che le condizioni di accesso alla pensione usuranti per chi svolge queste mansioni sono particolarmente rigide e di valutare la possibilità di coefficienti di trasformazione più favorevoli per chi svolge lavori usuranti o gravosi.
Infine, abbiamo sottolineato l’esigenza di valorizzare maggiormente a fini pensionistici il lavoro di cura. Il prossimo incontro del tavolo tecnico sulla previdenza si terrà il 18 settembre e affronterà la previdenza complementare.

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