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Previdenza: prima riunione del tavolo tecnico presso il Ministero del lavoro su pensione contributiva di garanzia

L’11 luglio u.s. si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico sulla previdenza annunciato dalla Ministra del lavoro Marina Calderone lo scorso 26 giugno.

Alla riunione erano presenti il Segretario generale del Ministero Concetta Ferrari, il Presidente dell’Osservatorio sulla spesa previdenziale e assistenziale professor Raffaele Fabozzi, e rappresentanti del dicastero e dell’Osservatorio tra cui l’INPS.

Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato sia le Organizzazioni sindacali sia le Associazioni datoriali, la CISL ha sottolineato come il problema dell’adeguatezza dell’assegno pensionistico riguardi sia le pensioni future dei giovani, sia le pensioni in essere.

La CISL ha quindi ribadito i contenuti della proposta sulla pensione contributiva di garanzia contenuta nella piattaforma unitaria sulla previdenza, sottolineando che sebbene la previdenza trovi il proprio fondamento nel lavoro di qualità correttamente retribuito, tuttavia è necessario individuare uno strumento che fornisca tutela previdenziale dopo la cessazione dal lavoro anche a coloro che dopo lunghe carriere discontinue otterranno pensioni di importo inadeguato.

Di conseguenza, il modello da costruire per la Cisl deve garantire un importo minimo del trattamento pensionistico ma allo stesso tempo deve essere collegato ai contributi versati, ai periodi di lavoro di cura, a quelli di formazione ed eventualmente anche ai lungi periodi di disoccupazione non indennizzata. È necessario, infatti, per la CISL valorizzare la proattività del lavoratore ma anche tutelarlo quando per effetto una carriera di lavoro non lineare finirebbe per ottenere una pensione ancora più povera.

Accanto a questo argomento, la CISL ha posto all’attenzione dei tecnici del Ministero anche la necessità di tutelare il potere di acquisto delle pensioni in essere a partire dalla richiesta di confermare anche per il 2024 l’integrazione straordinaria prevista dalla legge di bilancio per il 2023 per chi ha più di 74 anni, misura che scadrà a dicembre.

Inoltre abbiamo anche chiesto di recuperare la rivalutazione delle pensioni secondo il modello a scaglioni della legge 388/2000 in quanto più favorevole per i pensionati oltre 4 volte il trattamento minino, allargare la platea della quattordicesima innalzandone l’importo e detassare le tredicesime e le quattordicesime dei pensionati.

Infine, la CISL ha auspicato che l’Osservatorio venga allargato con la presenza delle parti sociali. I tecnici del Ministero hanno acquisito i contributi dei partecipanti e si sono riservati approfondimenti. Il prossimo appuntamento del tavolo è previsto per il 18 luglio.

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