E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 del 29 novembre 2023 il decreto 20 novembre 2023 del Ministero dell’Economia di concerto con il Ministero del lavoro, allegato, che fissa l’indice di perequazione delle pensioni sulla base della variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza tabacchi.
La percentuale definitiva della variazione della perequazione delle pensioni per l’anno 2022 è stata determinata in misura pari a +8,1% dal 1 gennaio 2023. Il conguaglio positivo dello 0,8% dato dalla differenza tra previsionale pari al +7,3% e il citato valore definitivo di +8,1% è stato attribuito ai pensionati in via anticipata sulla mensilità del mese di dicembre (vedi ns. circolare prot. 217 del 20/11/2023)
Invece, il valore previsionale della percentuale di variazione per il 2023 è stato determinato dal decreto, con effetto dal 1 gennaio 2024, pari a +5,4% salvo conguaglio.
In base a quanto previsto nel disegno di legge di bilancio per il 2024 all’esame del Parlamento, il 100% della perequazione sarà attribuito ai trattamenti pensionistici entro 4 volte il trattamento minimo (entro 2.101,52 €), mentre sarà applicata con percentuali per i redditi pensionistici superiori:
85% dell’indice di perequazione da 4 a 5 volte il trattamento minimo (2.101,53 € a 2.626,90 €); 53% da 5 a 6 volte (2.626,91 € a 3.152,28 €); 47% da 6 a 8 volte (3.152,29 € a 4.203,04 €); 37% da 8 a 10 volte (4.203,05 € a 5.253,80) €; 22% oltre 10 volte (5.253,81 €).
Una clausola di garanzia limita l’impatto negativo della riduzione della percentuale per i redditi pensionistici prossimi alla fascia presa in considerazione.
Inoltre, è confermato per il 2024 l’incremento straordinario del 2,7% per le pensioni integrate al trattamento minimo.
La CISL con la FNP è impegnata a seguire l’iter parlamentare della legge di bilancio per migliorare le misure in favore di pensionate e pensionati.