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Decreti “la buona scuola” e inclusione bambini disabili:le posizioni espresse dalla Cisl

Febbraio 2017 – l documento Cisl e il documento congiunto con la Cisl Scuola, che sintetizzano le posizioni espresse in sede parlamentare sugli schemi di decreto attuativi della legge delega n.107 “La buona scuola”, condivise nel percorso con le associazioni delle persone con disabilità.

L’Audizione tenutasi alla VII Commissione del Senato sugli schemi di Decreto (Memorie Cisl) ha fornito l’occasione per focalizzare, in stretto raccordo con le nostre Federazioni di Categoria (Scuola, Università, Ricerca), la posizione confederale in merito alle politiche di Innovazione e Riforma che hanno investito il sistema della formazione e dell’istruzione.
Per la Cisl è molto chiaro che l’ignoranza e la mancanza di cultura e sapere sono condizioni primarie di discriminazione e di esclusione sociale, come anche il dettato Costituzionale ci indica di considerare. L’inclusione scolastica non rappresenta quindi solamente un elemento centrale per l’attuazione dei diritti dei bambini di oggi, ma anche uno snodo fondamentale per la possibilità che in futuro possano vivere la propria vita, spendere le proprie competenze e agire le proprie relazioni secondo le proprie aspirazioni, anche emancipandosi da contesti socio-familiari svantaggiati.
Investire nell’inclusione scolastica significa soprattutto investire in un potente propulsore di crescita e inclusione futura, a tutto beneficio dell’intera comunità.

Se questo vale per ogni bambino, vale ancora maggiormente per i bambini con disabilità.
In questa ottica Cisl e Cisl Scuola hanno esaminato attentamente gli schemi di decreto in relazione alle attenzioni riservate agli alunni con disabilità, proponendo in maniera coordinata in un documento congiunto ad hoc le proposte di intervento e modifica. La riflessione si è estesa, insieme, alle tutele che la legge n.104 del 1992 offre anche ai docenti e al personale della scuola con disabilità, a partire dalla fruizione di giorni di permesso a motivo dell’handicap proprio o di un familiare.

Nel dettaglio, Cisl e Cisl Scuola hanno condiviso “la necessità che il sancito diritto all’istruzione non venga subordinato, nelle diverse declinazioni, alla disponibilità di risorse, e che si intervenga, come previsto dalla legge delega, nella definizione di livelli essenziali per i servizi in carico al sistema sociale degli enti locali. Proposti anche interventi per definire un adeguato organico ATA in relazione agli alunni con disabilità, rendere maggiormente coerente e lineare l’iter di accertamento, prevedere il diritto all’assegnazione di sostegno ed espungere il GIT dalla sua quantificazione, limitare il numero degli allievi per classe, intervenire per garantire la continuità didattica, investire in formazione per tutto il personale della scuola.

Tali indirizzi sono condivisi anche da diverse associazioni di persone con disabilità, con le quali Cisl e Cisl scuola si sono confrontati e che a loro volta stanno elaborando riflessioni interne, che potrebbero prossimamente portare a condivisioni formalizzate dei contenuti e delle strategie, e ad iniziative comuni nei confronti delle istituzioni.

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