“Abbiamo posto oggi nell’incontro con il governo una questione legata all’inadeguatezza del metodo, del dialogo e del confronto”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro con il governo sulla riforma fiscale. “Non si può, a poche ore dalla convocazione del Cdm – ha aggiunto Sbarra- chiamare le parti sociali ed il sindacato per una informativa parziale e sommaria sui contenuti della legge delega fiscale. Il governo parla di riduzione delle aliquote senza specificare dove intenda rimodulare. Si anticipa una revisione degli scaglioni ma anche qui rimanendo nel vago così come sui tagli alla spesa fiscale e sulla revisione di detrazioni e deduzioni. Abbiamo ricordato al governo i contenuti della nostra piattaforma unitaria: vogliamo una riforma fiscale redistributiva che risponda a criteri di equità, solidarietà, progressività del prelievo che rimane un principio costituzionale. Bisogna partire da una forte riduzione delle tasse sui redditi medi e popolari da lavoro e da pensione, riducendo le tasse a chi le paga ogni anno sino all’ultimo centesimo. Abbiamo rappresentato l’urgenza di alzare la strategia di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale che ricordiamo vale 100 mld di euro di mancati introiti ogni anno nelle casse dello Stato. C’è tanta evasione iva, irpef e tantissima evasione contributiva. Abbiamo posto l’urgenza di determinare un intervento di totale detassazione sui frutti della contrattazione collettiva nazionale e aziendale in particolare su premi di risultato e accordi di welfare da allargare ai comparti pubblici, chiesto la restituzione del fiscal drag in una fase in cui salari, retribuzioni, pensioni sono massacrati da una inflazione che viaggia a due cifre. Abbiamo posto l’esigenza di ripristinare i freege-benefit per come li avevamo negoziati con il precedente governo fino a 3000 euro, alzare la No-Tax area per gli incapienti ed il prelievo sulle rendite finanziarie. Abbiamo sostanzialmente chiesto che sul tema fiscale ci sia un confronto permanente, strutturato con le organizzazioni sindacali. È prematuro, quindi, sulla base di queste sommarie informazioni da parte del governo esprimere un giudizio compiuto sul testo di legge delega. Bisogna accelerare il confronto inoltre sulla previdenza, su salute e sicurezza, sulla non autosufficienza, sul rilancio degli investimenti, sul contrasto all’inflazione, sulla qualità e stabilità del lavoro”. “Se il governo risponderà a queste nostre rivendicazioni e priorità nei prossimi giorni, bene, diversamente siamo pronti a valutare insieme a Cgil e Uil le iniziative di mobilitazione da mettere in campo a sostegno delle nostre rivendicazioni”, ha concluso Sbarra.