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Contratto metalmeccanici. Furlan: “Sciopero segnale di grande partecipazione. Federmeccanica ritorni al confronto”

Pubblicato il 20 Apr, 2016

Roma, 20 aprile 2016. “Dopo la giornata di oggi che ha visto un’altissima adesione allo sciopero dei metalmeccanici mobilitati in tutta Italia speriamo che Federmeccanica ritorni sui suoi passi ed accolga le proposte dei sindacati in modo da chiudere rapidamente il rinnovo del contratto di lavoro”. Lo dichiara la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Lo sciopero di oggi è stato un segnale di grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori e di sostegno alle posizioni dei sindacati metalmeccanici registrata in tantissime aziende metalmeccaniche dal nord al sud del paese. Con il mondo del lavoro che cambia devono cambiare anche le relazioni industriali a cominciare dal riconoscimento di un maggiore protagonismo del lavoratore all’ interno dell’azienda. Va riconosciuto il valore del contratto nazionale come elemento di garanzia per tutti i lavoratori ed il ruolo sempre più esteso dei contratti aziendali e territoriali per tutelare il valore d’acquisto dei salari e collegare alle sfide di produttività la contrattazione decentrata. Così come bisogna dare il giusto valore alle nuove tutele per i lavoratori ed al welfare aziendale in una logica di partecipazione e di corresponsabilizzazione nelle scelte aziendali”.

“Confindustria e Federmeccanica sul rinnovo del contratto nazionale hanno assunto una posizione di intransigenza inaccettabile; vogliono rinnovarlo solo per pochi, ma il contratto nazionale deve essere di tutti, deve garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni e deve servire a diffondere la contrattazione aziendale”. Aveva dichiarato questa mattina Marco Bentivogli, Segretario generale della Fim Cisl, concludendo la manifestazione dei metalmeccanici a cui hanno partecipato oltre 2000 metalmeccanici. “Sullo sciopero, Federmeccanica ci ha sfidato mettendo in dubbio la partecipazione dei lavoratori, invece la risposta è stata massiccia. Eccola. Nella fabbrica del presidente Storchi ha scioperato il 90% dei lavoratori. Oggi questa piazza – dice il leader Fim – e i lavoratori hanno dato una risposta chiara e hanno fatto capire con chi stanno: dalla parte di chi, in questi anni, ha coperto loro le spalle. Il contratto nazionale ha sempre tenuto insieme le aziende in difficoltà con quelle più forti, quelle del nord con quelle del sud, che – spesso – per errori, assenze e vuoti della politica continuato a stentare. Questa – dice, rivolgendosi al Premier – è anche la risposta a chi dice che il sindacato è una cosa vecchia è inutile. Il Paese, se vuole ripartire, deve ripartire dall’industria. Se vincono i metalmeccanici, vince tutto il Paese. Federmeccanica deve scordarsi che noi arretreremo sulla sua proposta salariale. Quello che deve fare è riaprire la trattativa già da oggi”.

 

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