1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Primo Piano
  6. /
  7. Immigrazione. Voto Ius soli....

Immigrazione. Voto Ius soli. “Un errore non approvare la legge sulla cittadinanza”

Pubblicato il 15 Giu, 2017
19 giugno 2017. “Sono assolutamente inconcepibili le titubanze del ceto politico e le ulteriori richieste di rinvio sull’approvazione definitiva della Legge sulla cittadinanza ai giovani di seconda generazione”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “E’ davvero surreale il dibattito politico sul futuro e sulla pelle stessa di migliaia di bambini nati in Italia che frequentano le nostre scuole accanto ai nostri figli. Dopo ben due anni che la legge sulla cittadinanza alle seconde generazioni è stata approvata dalla Camera, è stucchevole che alcune forze politiche per pura speculazione elettorale pensino di rinviare il voto definitivo su questa legge giusta e sacrosanta. Ha ragione il presidente del Consiglio Gentiloni: è arrivato il momento di considerare italiani i bambini nati qui. E’ un gesto di democrazia, di civiltà e di giustizia sociale. Non dobbiamo più permettere che la vita di ragazzi a tutti gli effetti italiani sia legata ad un permesso di soggiorno ed al rischio di un foglio di via. Questo è il vero pastrocchio. Non possiamo consentire che lì dove l’integrazione ha superato ogni diversità, sia la politica ad alzare nuove barriere”.”La politica deve prendere atto che i tempi sono ormai maturi, che dare la cittadinanza alle “seconde generazioni” è un gesto di democrazia, di civiltà e di giustizia sociale”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un lungo post sulla pagina Facebook della Cisl. “Non dobbiamo più permettere che la vita di ragazzi a tutti gli effetti italiani sia legata ad un permesso di soggiorno ed al rischio di un foglio di via. Sono più di un milione gli italiani senza cittadinanza, considerati stranieri dalle nostre istituzioni e dalle leggi, ma di fatto persone che studiano nelle nostre scuole, si laureano nelle nostre Università, lavorano e pagano le tasse come ciascuno dei cittadini italiani. Ecco perché sono assolutamente inconcepibili le titubanze del ceto politico, le divisioni ideologiche in Parlamento sull’approvazione definitiva della nuova Legge sulla cittadinanza. Il Senato deve approvare prima della fine della legislatura le norme già votate dalla Camera due anni fa. Le istanze di tutela e di promozione richieste da questi “giovani di seconda generazione” non devono e non possono essere disattese. Non possiamo consentire che lì dove l’integrazione ha superato ogni diversità, sia la politica ad alzare le barriere. Sarebbe un errore molto grave. Non facciamo diventare questo tema oggetto di ulteriori populismi, di “revanche” politiche o il terreno di rigurgiti di sentimenti xenofobi che nulla hanno a che fare con la storia di un paese di immigrati come è stata  l’Italia. Ecco perché facciamo appello al senso di responsabilità di tutte le forze politiche affinché mettano da parte le divisioni e diano finalmente al Paese ed ai figli d’immigrati nati e/o cresciuti in Italia il diritto di essere considerati definitivamente italiani”. 
La Segretaria Generale sottolinea:”Solidarietà e vicinanza alla Ministra Fedeli per l’inqualificabile gazzarra al Senato frutto di una cultura incivile e retrograda”. 
 
 

Condividi