“Bisogna crescere di più, aumentare e redistribuire la produttività su buste paga più pesanti e orari più leggeri. Occorre inoltre investire in formazione e innovazione rafforzando la partecipazione all’interno dei luoghi di lavoro. Dobbiamo rinnovare tutti i contratti scaduti, incentivare e allargare la contrattazione legata ai risultati a livello aziendale e territoriale, diminuire le tasse sul ceto medio. La contrattazione nelle aziende deve essere sempre più sartoriale, rispondere cioè alle esigenze specifiche dei lavoratori e della produzione”. (…) Le donne? “É evidente che l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro non è più solo un’urgenza sociale, ma anche economica. Se vogliamo realmente rispondere a una riduzione del mismatch e accompagnare la crescita del Pil, dobbiamo costruire un sistema sempre più inclusivo e attrattivo per le donne. Ciò va accompagnato da una rete di servizi di sostegno ai nuclei familiari per la genitorialità e per la non autosufficienza, a partire dagli anziani. Bisogna operare anche sul piano culturale, promuovendo l’equa distribuzione dei carichi di cura in famiglia tra uomo e donna”. (… l’intervista integrale)
“Salari più pesanti, orari più leggeri. Le donne? Fondamentali per il Pil” – Il Secolo XIX
