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Appalti. Luciano: “Rimediare ad una norma che rischia di creare una vera e propria giungla”

Pubblicato il 12 Lug, 2016

Roma, 12 luglio 2016- “L’entrata in vigore, dal prossimo 23 luglio, delle nuove regole sulla gestione dei lavoratori in caso di successione di appalti, per effetto della legge comunitaria 122/2016, non coglie di sorpresa il sindacato impegnato unitariamente, da mesi, a trovare tutte le soluzioni possibili all’interno della ormai famosa clausola sociale non obbligatoria inserita nel nuovo codice degli appalti”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Giovanni Luciano. “In pratica, viene precisato che l’acquisizione di personale già impiegato nell’appalto non comporta l’applicazione delle regole del trasferimento di azienda quando il subentro della gestione del servizio avviene in favore di un soggetto dotato di propria struttura organizzativa ed operativa. In pratica potrà, ad esempio, essere applicato un contratto diverso e/o ridotte le retribuzioni. Preme precisare, però- sottolinea Luciano- che di questa normativa non potranno beneficiare dell’esenzione (e quindi ricadranno nell’ambito della normativa sul trasferimento di azienda) quelle imprese subentranti che non siano dotate di una struttura imprenditoriale effettiva e reale capace di distinguersi in maniera sostanziale con l’impresa uscente. Unitariamente stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili nel dialogo politico affinché si possa rimediare, quanto prima, ad una norma che rischia di creare una vera e propria giungla nel mondo degli appalti e riteniamo che sia determinante impegnare le aziende attraverso una clausola sociale al rispetto delle regole e dei diritti. Pur sapendo che la Commissione Europea non vede con favore quanto previsto dall’art. 2112 del nostro codice civile, che impone al concessionario di impresa di acquisire senza soluzione di continuità tutto il personale impiegato nel ramo di azienda trasferito, garantendo il mantenimento dei diritti acquisiti e l’applicazione dei trattamenti economici e normativi già in essere, riteniamo che i protocolli fino ad oggi sottoscritti in molte stazioni appaltanti dalle strutture regionali di Cgil, Cisl, Uil, vadano nella giusta direzione di difesa e tutela del lavoro”. “Già dai prossimi giorni – conclude Luciano – insieme a Cgil e Uil proseguiremo la nostra azione impegnata, determinata ed incessante per addivenire ad una soluzione che tuteli al meglio tutte le lavoratrici ed i lavoratori”.

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