Lo stato di attuazione del Pnrr e del Piano Complementare di competenza del Mims: gli investimenti, i traguardi raggiunti e quelli da raggiungere. Il commento della Cisl

Si è riunito il 10 marzo scorso il tavolo permanente del partenariato economico, sociale e territoriale, per l’attuazione del PNRR e del piano complementare di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile – Mims. Come si evince dalla documentazione consegnata nel corso dell’incontro, al Ministero sono impegnate risorse di competenza pari a 61,369 miliardi di euro, di cui il 55% destinate per le aree del Sud.

Ricordiamo le aree di intervento cui sono destinati gli investimenti:

missione 2 – rivoluzione verde e transizione ecologica:
– per lo sviluppo del trasporto rapido,
per la sperimentazione dell’idrogeno,
per il trasporto ferroviario e stradale
piano nazionale delle ciclovie,
filiera bus elettrici e rinnovo del parco bus e ferroviario regionale

A questi obiettivi, si aggiungono quelli previsti dalla

missione 3 infrastrutture per una mobilità sostenibile che prevedono:
interventi inerenti la rete ferroviaria alta velocità e alta capacità
sviluppo del sistema ertms (sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e relativo segnalamento a bordo)
innovazione digitale dei sistemi aeroportuali
elettrificazione linee e piano stazioni Sud


La CISL ha valutato positivamente la metodologia di lavoro fin qui attuata, evidenziando che il Ministero ha complessivamente a disposizione 103 miliardi di euro, se ai fondi del PNNR si aggiungono i fondi del piano complementare, dei fondi FESR 21-27 e quanto previsto dalla legge di bilancio. Questo comporta la richiesta di avere incontri specifici con i soggetti che dovranno realizzare i lavori (RFI su tutti in considerazione del fatto che la società beneficia del 55% delle risorse), per verificare la partenza dei bandi, come ed in che tempistica tutte queste opere saranno realizzate, le imprese impegnate e le eventuali ricadute occupazionali, a fronte anche di una condizione di grande criticità, nel reperire mano d’opera specificatamente nel settore delle costruzioni.
La Cisl ha inoltre posto l’attenzione sull’impatto del caro materiali e sull’aumento dell’inflazione che si riflette sul prezzo degli appalti, rispetto al quale ritiene importante un monitoraggio, anche in virtù del fatto che questi costi avranno sulle gare di appalto. Per la Cisl è prioritario il concetto di assegnazione degli appalti secondo termini qualitativi. Concordando sul concetto di semplificazione, questa deve garantire una maggiore trasparenza e legalità.
In tema di codice appalti, la CISL riconferma il ricorso dell’offerta economicamente più vantaggiosa rifiutando il ricorso all’assegnazione con il massimo ribasso. Rendere obbligatorie le clausole sociali per la salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori e prevedere, nei bandi di gara, l’indicazione del prezzo della formazione dei dipendenti per avere le idonee competenze nelle costruzioni, nei servizi, nelle forniture.
La Cisl ha inoltre invitato il Ministero a restringere la possibilità di assegnare i lavori senza gara: siamo perché ci siano le procedure di gara aperte, senza affidamenti diretti, onde evitare opacità che facilitano l’entrata delle grandi mafie all’interno degli appalti pubblici esponendo i responsabili dei procedimenti amministrativi per l’assegnazione degli affidamenti diretti.
A tal proposito i dati Anac segnalano come le procedure negoziate siano aumentate, in termini di valore economico, da 8 a 16 miliardi di euro. Occorre, quindi, estendere il Durc ed il Durc di congruità, collegati al fascicolo dell’operatore economico, estendendolo anche al settore dei servizi, delle forniture e della logistica rendendo obbligatorio il sistema realizzato dall’Inps, denominato Mocoa (Monitoraggio Congruità Occupazionale Appalti) che fotografa mese per mese la regolarità contributiva delle lavoratrici e dei lavoratori.
Occorrerà inoltre fare chiarezza anche al contratto da applicare, che dovrà essere quello sottoscritto dalle Organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, assicurando ai lavoratori in subappalto le stesse tutele economiche e normative.
Nelle sue conclusioni, il Ministro Giovannini ha comunicato la realizzazione di un nuovo allegato delle infrastrutture che sarà presentato in occasione della prossima legge di bilancio, così come pur consapevole che la logistica portuale abbia problemi specifici, è stato costituito un apposito “tavolo mare”, mentre per la produzione bus è previsto un investimento iniziale sulla filiera nazionale con 300 milioni di euro di finanziamenti a disposizione.
Per le reti “Ten T”, l’Italia ha ottenuto importanti risorse indirizzate in favore dell’infrastruttura ferroviaria adriatica, inserita nella “rete core” dalla Commissione europea, grazie anche al finanziamento nella legge di bilancio di 5 miliardi di euro.
Il Ministro ha anche ricordato che lo scorso anno sono stati assegnati bandi per 41 miliardi di euro e ha condiviso, altresì, la richiesta della Cisl di prestare attenzione affinché siano applicati i contratti di lavoro sottoscritti dalle Organizzazioni comparativamente più rappresentative garantendo ai lavoratori in subappalto stesse regole e diritti. Come sempre, la CISL seguirà con attenzione l’evolversi degli aspetti legati al PNRR di cui darà puntuale rendicontazione.

In allegato le specifiche voci degli investimenti e dei traguardi raggiunti, e quelli da raggiungere.

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