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Toscana. Cisl: Crollo del credito alle imprese toscane: in 10 anni -18% e si sfiora il -30% per le aziende più piccole

Pubblicato il 5 Ott, 2022


Nel decennio 2011-2021 i volumi creditizi da parte del sistema
bancario alle imprese toscane sono diminuiti del 18%, un dato ben
più pesante di quello italiano (-7,9%) e che tocca livelli
drammatici per le imprese con meno di 20 dipendenti, per le quali le
somme erogate si sono ridotte addirittura di un terzo, -29,6%.
Sono alcuni dei numeri contenuti nell’analisi, su dati Bankitalia,
compiuta dall’Osservatorio regionale del credito di First Toscana,
il sindacato bancari e assicurativi della Cisl, in merito alle
tendenze nel sistema creditizio regionale. Proprio la situazione e le
tendenze del credito nella nostra regione saranno al centro di una
tavola rotonda in programma Venerdì 7 Ottobre a Firenze (Inizio ore
9,30, Hotel Hilton Metropol, via del Cavallaccio 36), dal titolo
“Desertificazione bancaria, impatto socio economico in Toscana”.
All’incontro parteciperanno il segretario generale nazionale
First-Cisl Riccardo Colombani, l’assessore regionale alle politiche
del credito Leonardo Marras, l’amministratore delegato della Banca
Popolare di Lajatico Daniele Salvadori, il vicepresidente nazionale
Federcasse e presidente della Federazione toscana BCC Matteo Spanò,
il professore ordinario di Analisi matematica dell’Università di
Firenze Vincenzo Vespri, il ricercatore dell’Università Piemonte
orientale Paolo Rossi.
“La nostra ricerca – spiega il segretario generale della
First-Cisl Toscana, Stefano Bellandi – evidenzia un processo di
accentramento da parte delle banche che ha come prima conseguenza la
riduzione del credito erogato sul territorio. Il passo successivo, in
questi casi, è la riduzione anche nel numero degli sportelli, che
causerebbe un taglio di posti di lavoro, un peggioramento del
servizio a cittadini e imprese costretti a fare molti più chilometri
per trovare uno sportello e un’ulteriore riduzione del credito
erogato, con conseguenze depressive soprattutto per le piccole
realtà, che sono una parte fondamentale dell’economia toscana.”
“La First – continua Bellandi – da tempo tenta di far suonare
un campanello di allarme in tutte le sedi istituzionali e ora
vogliamo far conoscere situazione e rischi anche ai cittadini,
perché ci aiutino a chiedere risposte alla politica, locale e
nazionale, per disinnescare questa vera e propria bomba, pronta a
colpire la nostra economia e le nostre comunità locali.”

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