Incontro al Ministero del lavoro sulla previdenza di donne e giovani

Si è nella mattina del 13 febbraio, presso il Ministero del lavoro, l’incontro sulla previdenza di donne e giovani con Cisl, Cgil, Uil e Ugl. Erano presenti il Sottosegretario Claudio Durigon, il Capo di Gabinetto Mauro Nori, Il Segretario generale del dicastero Concetta Ferrari, i rappresentanti dell’INPS e dell’Ordine degli Attuari.
La Cisl ha posto all’attenzione del Ministero l’importanza e l’urgenza di tutelare maggiormente, anche sotto il profilo previdenziale, le donne e i giovani in coerenza con le proposte contenute nella piattaforma sindacale unitaria.
Il ripristino della pensione “opzione donna” con i requisiti di 58/59 anni di età e 35 di contributi, l’anticipo nei requisiti di pensionamento delle lavoratrici sia per la vecchiaia che per l’anticipata in relazione al numero di figli, la copertura a fini pensionistici del lavoro di cura, l’abolizione delle soglie economiche per l’accesso alla pensione nel sistema contributivo che penalizzano in particolare le donne e chi ha carriere lavorative frammentate, l’istituzione della pensione contributiva di garanzia e il rilancio della previdenza complementare sono stati gli argomenti sui quali la Cisl ha sollecitato interventi da parte del Governo.
Il Sottosegretario Durigon, nel riconoscere che le modifiche introdotte dall’ultima legge di bilancio sull’pensione “opzione donna” devono essere rettificate per recuperare una prestazione più adeguata alle esigenze delle lavoratrici, ha segnalato che sono ancora in corso le valutazioni del Ministero dell’economia su platee e risorse ma che a breve sarà formulata una proposta.
Per quanto riguarda gli altri temi trattati, il Ministero ha manifestano la disponibilità ad un anticipo pensionistico per le lavoratrici con figli che rientrano nel sistema misto e sta valutando l’estensione di quanto già prevede la legge Dini del 1995 nell’ordine di 4 mesi per figlio per chi rientra nel sistema contributivo puro. Inoltre, sarebbero anche allo studio l’eliminazione o riduzione significativa della soglia economica dell’1,5 per la pensione di vecchiaia e l’integrazione al trattamento minimo per chi rientra nel sistema contributivo puro. Anche su questi argomenti sono comunque in corso le valutazioni del MEF.
E’ stata inoltre confermata la volontà di riproporre la Commissione di studio della spesa previdenziale e assistenziale.
La Cisl proseguirà il suo impegno al tavolo negoziale per riformare il sistema previdenziale nella prospettiva di una maggiore equità e sostenibilità sociale.

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