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Metalmeccanici. Uliano (Fim Cisl): “Il sindacato deve essere protagonista per la costruzione della pace”    

Pubblicato il 28 Mag, 2025

“La “terza guerra mondiale a pezzi” di cui parlava Papa Francesco è sotto i nostri occhi: Ucraina, Medio Oriente, Palestina, Sudan, Africa, nuove tensioni in Sud America e in Asia. Ovunque si alzano muri, si arma la politica, si perde il valore della vita umana. Il riarmo diventa priorità economica, mentre milioni di persone muoiono di fame o fuggono da terre devastate. In questo contesto, l’Europa appare fragile, incapace di unire visione, coraggio e solidarietà e soprattutto incapace di ricercare una strada dove la diplomazia possa essere la vera alternativa alla politica delle armi. L’escalation delle armi e dell’uso di un linguaggio bellicoso può solo produrre guerra e sofferenza, i popoli europei ne sanno qualcosa. Non possiamo restare in silenzio e immobili di fronte alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina.Le città vengono rase al suolo, la popolazione civile è stremata da bombardamenti, fame e mancanza di cure. È urgente fermare l’azione militare israeliana e mettere in sicurezza la popolazione palestinese sulla propria terra.Il conflitto, scatenato il 7 ottobre 2023 dall’attacco di Hamas che ha provocato la morte di circa 1.200 civili israeliani e il rapimento di 250 persone, ha generato una reazione militare da parte del governo Netanyahu che ha causato, ad oggi, la morte di oltre 70.000 palestinesi, in gran parte civili e si stima che oltre il 60% sia composto da bambini, donne e anziani. Serve un intervento immediato della comunità internazionale per fermare la violenza a Gaza e in Cisgiordania, garantire protezione ai civili e costruire le condizioni per una pace giusta e duratura per entrambi i popoli.In un mondo attraversato da una “guerra mondiale a pezzi”, con 56 conflitti diffusi e drammatiche crisi umanitarie che colpiscono civili, lavoratori e famiglie innocenti, La FIM-CISL ha lanciato un appello forte e chiaro: è tempo che il popolo dei lavoratori, unito attraverso le proprie organizzazioni sindacali, si faccia promotore di un vero e proprio movimento globale per la pace.Non possiamo più restare spettatori dinanzi alla devastazione, alla violenza e alla sofferenza. I lavoratori, protagonisti della costruzione quotidiana delle società, devono oggi diventare protagonisti anche della costruzione della pace. Per questo, abbiamo proposto un ordine del giorno, che è stato approvato in commissione, che verrà portato al prossimo congresso di Industriall UE proponendo l’istituzione di incontri Internazionali per la Pace, una sede stabile di confronto, proposta e azione, che coinvolga tutte le organizzazioni sindacali del mondo. Il nostro obiettivo è quello di dare vita ad iniziative concrete per la pace, dove si costruiscano ponti tra i popoli, come dice il Papa Leone XIV, che dia voce e forza ai lavoratori come agenti di riconciliazione, solidarietà e giustizia sociale”. Così il Segretario generale FIM CISL Ferdinando Uliano nella relazione di apertura del XXI Congresso nazionale FIM a Napoli.

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