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Ddl Sicurezza. Rossi: “Forte critica per l’introduzione di nuove fattispecie di reato che colpiscono le manifestazioni e le forme di protesta. Chiediamo a governo e maggioranza di aprire a miglioramenti che raddrizzino queste storture”

Pubblicato il 4 Giu, 2025

La CISL ribadisce forte critica per l’introduzione nel disegno di legge Sicurezza di nuove fattispecie di reato che colpiscono le manifestazioni e le forme di protesta. È una scelta sproporzionata e sbagliata, che rischia di comprimere il diritto a manifestare pacificamente e di criminalizzare l’espressione del dissenso sociale. Un approccio così repressivo potrebbe mettere in ombra anche gli elementi positivi e condivisibili del provvedimento, come il rafforzamento del contrasto alla criminalità organizzata e l’attenzione finalmente dedicata alle condizioni di lavoro del personale delle forze dell’ordine, che vanno nella direzione auspicata anche dai sindacati di categoria.” È quanto dichiara il segretario confederale della CISL, Sauro Rossi.
“Nel confronto con i capigruppo di maggioranza al Senato sul precedente ddl – prosegue Rossi – avevamo già segnalato le criticità di un inasprimento delle norme sull’ordine pubblico che, invece di rafforzare il senso di sicurezza, rischia di alimentare tensioni sociali e delegittimare il diritto di mobilitazione pacifica. Alcune misure appaiono più rispondere a insicurezze percepite che a reali esigenze di tutela. È possibile e doveroso contemperare la salvaguardia dei beni pubblici e privati con il pieno riconoscimento delle libertà civili, senza ricorrere a sanzioni detentive. Un confronto più aperto e costruttivo con le parti sociali avrebbe consentito di migliorare il provvedimento, evitando forzature e rafforzando il suo impianto complessivo. Chiediamo a governo e maggioranza di aprire a miglioramenti che raddrizzino queste storture”. conclude Rossi.

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