Con il messaggio n. 1966/2025 l’INPS ha comunicato il pagamento sulla rata del mese di luglio della somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima) ai pensionati che rientrano nelle condizioni anagrafiche, reddituali e contributive previste.
Ricordiamo che la prestazione è erogata d’ufficio, in via provvisoria. Di conseguenza, non è necessario presentare la domanda, fatto salvo il mancato pagamento, in questo caso è possibile richiedere la prestazione on line dal portale dell’INPS compilando la domanda di “ricostituzione reddituale per quattordicesima”. In ogni caso, è sempre opportuno rivolgersi al patronato CISL INAS per verificare la correttezza dell’erogazione ed essere assistiti nell’invio dell’eventuale richiesta.
Anche quest’anno l’INPS ricorda che la quattordicesima sarà, invece, attribuita con la mensilità di dicembre 2025 per coloro che:
– raggiungono il requisito anagrafico di 64 anni dal 1° agosto 2025 al 31 dicembre 2025, se le pensioni sono gestite nei sistemi integrati (gestione privata, ex ENPALS, gestione pubblica con pensioni liquidate con il sistema Invalidità Vecchiaia e superstiti)
– raggiungono il requisito anagrafico di 64 anni dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2025 se le pensioni sono gestite nei sistemi proprietari della Gestione pubblica ed ex INPGI 1);
– ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2025, che rientrano nei limiti anagrafici e reddituali normativamente previsti. La somma aggiuntiva spetta anche ai pensionati ex INPGI in possesso dei previsti requisiti.
In riferimento ai redditi presi a riferimento per determinare il diritto e l’importo della prestazione viene preso in considerazione il reddito annuo del richiedente con i seguenti criteri:
– se la somma aggiuntiva non è stata attribuita negli anni precedenti il 2025, sono considerati tutti i redditi posseduti dal beneficiario nel 2025;
– se, invece, la prestazione è già stata attribuita prima del 2025, vengono presi in considerazione i redditi di prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale pensionati conseguiti nel corso del 2025 e anche i redditi diversi che siano stati conseguiti nel 2024. Per i redditi diversi, in carenza di informazioni relative al 2025 e 2024, l’INPS procede a ritroso fino al 2021.
Per quanto riguarda i limiti reddituali applicabili nel 2025 e il corrispondente importo della somma aggiuntiva si rinvia alla lettura dell’allegato.