Di fronte alla drammatica crisi in corso nella Striscia di Gaza, la CISL si attiva a sostegno della popolazione civile colpita. “La guerra ha già causato migliaia di vittime innocenti, in gran parte donne e bambini, mentre ospedali, scuole e interi quartieri sono stati devastati. Ribadiamo con fermezza che la pace si costruisce solo garantendo dignità e sicurezza a tutti perseguendo obiettivi indispensabili per una pacifica convivenza tra popoli”, sottolinea la Confederazione di via Po in una nota.
“Servono, innanzi tutto, aiuti umanitari immediati. Indispensabile consentire l’ingresso di cibo, acqua e medicinali senza ostacoli verso Gaza. Il cessate il fuoco è poi condizione essenziale per aprire un negoziato vero e fermare il ciclo di violenza. Netta condanna anche verso il progetto del governo Netanyahu di occupazione della Cisgiordania e di Gaza, che aggraverebbe ulteriormente la crisi e radicalizzerebbe il conflitto.
La CISL ritiene indispensabile il rilascio immediato degli ostaggi, il disarmo e la messa al bando dell’organizzazione terroristica Hamas. Bisogna ristabilire, anche attraverso il protagonismo della comunità internazionale, l’interlocuzione con le rappresentanze democratiche palestinesi e rilanciare un percorso negoziale per dare prospettiva al progetto di due Stati indipendenti che convivano in sicurezza e rispetto reciproco. La pace non è un’utopia ma una responsabilità collettiva, che dobbiamo contribuire a costruire con atti concreti. Per tradurre in azioni tangibili questo impegno, la CISL sta attivando una sottoscrizione finalizzata a sostenere gli aiuti umanitari rivolti alla popolazione civile di Gaza.
La somma raccolta sarà devoluta alla Croce Rossa Italiana al fine di soccorrere i civili con, tra l’altro, medicinali, acqua, cibo, generi di prima necessità. Nelle prossime ore saranno resi noti i riferimenti necessari alle donazioni. La CISL invita strutture, iscritti e i cittadini a donare, nella consapevolezza che ogni contributo può alleviare sofferenze e ridare speranza a chi ha perso tutto”, conclude la Cisl.