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Basilicata. Sindacati: Favorit (gruppo francese Hamelin) non concede la cassa integrazione e licenzia i lavoratori i quali minacciano un presidio dal Prefetto

Pubblicato il 22 Nov, 2025


Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL denunciano con fermezza il comportamento dell’azienda Favorit S.p.A., che continua a rifiutare l’attivazione della CIGS in deroga unico strumento possibile per garantire un anno di protezione e consentire un percorso serio di reindustrializzazione e ricollocazione dei lavoratori.
Ci sarebbero tutte le condizioni per raggiungere questo risultato insistono Francesco Iannielli (Filctem CGIL), Massimiliano Mincuzzi (Femca CISL) e Giuseppe Martino (Uiltec UIL). Grazie al riconoscimento dell’area di crisi complessa, perimetro all’interno del quale ricade la zona industriale di Tito, sono stati attivati numerosi tavoli istituzionali, con il contributo determinante dei tecnici del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata, che ha lavorato con grande impegno interfacciandosi con il Ministero del lavoro e con l’INPS, oltre che con le stesse OO.SS..


Incurante di questo percorso condiviso, l’azienda Favorit oggi sembra voler ignorare la gravità della situazione, comportandosi come se potesse abbandonare lavoratori e territorio senza conseguenze, nonostante la Regione Basilicata abbia abbondantemente garantito sulla copertura finanziaria della cassa integrazione.


“In Basilicata non possiamo permettere l’ennesimo abbandono industriale — ribadiscono le OO.SS. —. I posti di lavoro vanno difesi, come fu promesso pubblicamente dallo stesso amministratore delegato di Favorit davanti ai lavoratori, quando affermò che nessuno sarebbe stato lasciato senza tutele.”


Per queste ragioni, i lavoratori insieme a Filctem, Femca e Uiltec annunciano un presidio davanti alla Prefettura, chiedendo un intervento immediato delle istituzioni e pretendendo che l’amministratore delegato di Favorit venga a confrontarsi direttamente con i lavoratori.

 “Facciamo appello a tutte le istituzioni, affinché un gruppo come la Gardenia, oggi Favorit — un gruppo francese che opera da anni in Italia — rispetti gli impegni assunti sul nostro territorio e non si comporti come se dovesse rispondere soltanto alle logiche e alle priorità del proprio Paese d’origine.

L’Italia garantisce tutele occupazionali chiare e solide, e chi opera qui deve tenerne conto e rispettare lavoratori e istituzioni. Non accetteremo che promesse fatte in Italia vengano disattese per scelte prese altrove.”