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Lavoro. Sbarra: “No al salario minimo. Troppe aziende uscirebbero dai contratti. Ci sono istituti garantiti solo dalla contrattazione”

Pubblicato il 28 Set, 2021

“La Cisl è contraria a un salario minimo legale perché “temiamo che dia la stura a molte aziende a uscire dall’applicazione dei contratti, attestandosi al rispetto rigoroso della legge”. Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Uno Mattina, sottolineando che “la retribuzione di un lavoratore non è fatta solo di un compenso orario minimo, ma ci sono voci che si aggiungono: tredicesima, quattordicesima, ferie, maggiorazioni, bilateralità. Questi istituti li garantisce solo il contratto, non la legge”.

Sbarra ha aggiunto che “abbiamo un sistema di contrattazione collettiva nazionale e decentrata molto strutturata e articolata.
Copriamo la totalità delle attività economiche, non esiste un lavoratore che non abbia un contratto di riferimento. La stessa
commissione europea sta lavorando a una direttiva che indica che nei Paesi dove il tasso di contrattazione copre il 70% della
popolazione lavorativa va rafforzata la contrattazione collettiva. Il salario minimo -ha concluso- agisce nei Paesi dove la contrattazione è stata smontata, avvelenata, sacrificata, distrutta”.

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