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D.d.l. Stabilità 2016. Analisi e commento CISL su misure relative al lavoro

Pubblicato il 12 Nov, 2015

La Cisl, attraverso una scheda di descrizione e commento delle norme  contenute nel disegno di legge di stabilità 2016, ha considerato positiva la scelta di prorogare a tutto il 2016 l’incentivo di sostegno al lavoro stabile, che aiuterà le aziende a cogliere, con nuove assunzioni, i segnali di ripresa, ma chiede che sia conservato l’importo al 100% almeno per le nuove assunzioni nel Mezzogiorno, al fine di colmare il divario che si è ampliato in questi anni di crisi

E’ inoltre assente una qualunque incentivazione della solidarietà espansiva / staffetta generazionale.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, manca l’attesa proroga della Dis.Coll., l’indennità di disoccupazione per i collaboratori. Pur essendo stata cancellata la collaborazione a progetto, continuerà ad essere utilizzata la collaborazione coordinata e continuativa che, anzi, torna ad essere, con l’abrogazione delle Co.co.pro., la forma tipica del lavoro autonomo prestato in forma continuativa. Non si capisce, quindi, il vuoto del Ddl stabilità su questo punto.
Contemporaneamente si mostra una attenzione al lavoro autonomo con Partita Iva, con il regime fiscale agevolato ed il blocco delle aliquote di versamento alla gestione separata, nonché al lavoro autonomo in generale, con l’istituzione di un apposito fondo, le cui finalità saranno più chiare quando sarà presentato l’annunciato D.d.l. collegato.

Apprezzabile lo sforzo per mettere a regime l’Asdi, l’ ammortizzatore di ultima istanza per chi, dopo avere utilizzato la Naspi, si trovi in situazione di disagio economico.
Lo stanziamento per gli ammortizzatori sociali in deroga è invece esiguo, né è stato rifinanziato l’altro strumento da anni utilizzato da aziende e settori esclusi dall’ambito di applicazione Cig-mobilità, il contratto di solidarietà di tipo b. Entrambi gli strumenti vanno rifinanziati in maniera adeguata per favorire la transizione verso il nuovo sistema degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro appena ridisegnato dal Jobs Act, che andrà a regime solo dal 1 luglio 2016.

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