La crisi Wärtsilä è una vicenda inaccettabile. Non si tratta di una crisi produttiva, come tante altre aperte al ministero, ma della precisa volontà della proprietà di riportare a casa un prodotto strategico, dopo aver ricevuto finanziamenti pubblici. Le ricadute per lavoratori e territorio sarebbero drammatiche. Questa vicenda conferma l’incapacità italiana di difendere i settori di prospettiva. Per la reindustrializzazione esiste un accordo che azienda e Mimit devono rispettare, lavorando su proposte industriali robuste. In caso contrario ci mobiliteremo. (…) È uno stabilimento storico per il territorio e il paese. Il valore aggiunto sono le performance che le maestranze hanno sviluppato in anni di sacrifici e processi di innovazione tecnologica. Il sito di Trieste è il migliore in termini di produzione, produttività, flessibilità, professionalità, impianti e logistica: uno stabilimento che difficilmente in Finlandia riusciranno a realizzare in meno di 10 anni. (…) La nostra rete di Rsu aveva segnalato criticità già nella primavera 2021 osservando movimentazioni logistiche e flussi di materiali: sono rimaste inascoltate. Il compito del governo resta quello dichiarato al Mimit: trovare un partner industriale che dia prospettiva al sito e trovare gli strumenti finanziari adeguati ad accompagnare questa operazione.
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