“Abbiamo chiesto il rifinanziamento del fondo sulla partecipazione, che per noi non rappresenta una bandiera, ma lo strumento necessario per innovare le relazioni industriali. Quando i lavoratori partecipano sono più motivati e qualificati, e le imprese funzionano meglio”. (…) “Alzare la quota della defiscalizzazione della contrattazione di primo livello dagli attuali 28 mila euro a 38 mila, per includere un maggior numero di lavoratori. Per la stessa ragione abbiamo chiesto di estenderla anche ai contratti sottoscritti lo scorso anno, tra i quali ci sono accordi importanti, per esempio quello del commercio. Chiediamo anche che questa misura sia riservata ai contratti sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente e maggiormente rappresentative”. (..) “Non è che noi vogliamo garantirci a tutti i costi come sindacati maggiormente rappresentativi, escludendo tutti gli altri, ma dobbiamo guardare al contenuto del contratto. Bisogna garantire la qualità e stabilità del lavoro. I dati dell’occupazione sono in crescita come non è capitato negli ultimi anni, ma il vero problema è la qualità del lavoro, che viene garantita solo da buoni contratti che tutelano la sicurezza e la salute, oltre a un salario equo. Lo stesso presidente della Repubblica ha affermato che la contrattazione pirata va sconfitta, se vogliamo dare una prospettiva di crescita al Paese”.
“Più sgravi fiscali sugli aumenti contrattuali” – La Repubblica



