Quattro scioperi in quattro anni significa che o c’è un pregiudizio ideologico di fondo oppure si è del tutto inefficaci nell’azione negoziale. In ogni caso mi sembra una brutta notizia per la qualità di quella rappresentanza sindacale”. (…) “La Cisl ha sempre considerato lo sciopero generale come lo strumento di ultima istanza, il più radicale, che va usato quando fallisce ogni tentativo di costruzione mediante trattativa. Per questo in ogni sciopero generale c’è anche una implicita ammissione di fallimento del mandato che ci danno i lavoratori e pensionati. Che è essenzialmente uno: assumerci responsabilità ai tavoli. Se la protesta massima diventa un rito compulsivo, l’arma si spunta e la rappresentanza si sfibra in una progressiva disintermediazione che rende il sindacato sempre meno rilevante”.