Non condividiamo l’approccio rigido e ragionieristico. Anzitutto le pensioni non sono una regalia dello Stato, ma salario differito, un diritto sacrosanto dei lavoratori. Inoltre, se non rendiamo socialmente più sostenibile e flessibile il nostro modello pensionistico, se non diamo la certezza di una terza età dignitosa per tutti, quelle culle continueranno ad essere vuote. E anche l’economia resterà al palo. (…) Rinviare la riforma sarebbe un errore grave. Autorevoli studi dimostrano peraltro che il nostro sistema-pensioni è molto più sostenibile di quello che si pensa, se epurato dalla componente dei sussidi. Per questo chiediamo che sia portata fino in fondo l’attività di separazione tra spesa previdenziale e assistenziale. Inoltre in questi anni sono stati realizzati enormi risparmi non solo con la legge Monti-Fornero ma anche con norme precedenti: è tempo di reinvestire qualcosa. (…leggi l’intervista integrale)