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 “Trattare e andare in piazza come la Cgil rischia di auto-sabotarci” da Il Sussidiario.net

Pubblicato il 20 Ago, 2023

Cominciamo dai temi dell’incontro cui parteciperà. Sappiamo che ci sono imprese che vorrebbero assumere, ma non riescono a trovare dipendenti con le giuste competenze. Come si può risolvere questa criticità?

È la frattura principale del mercato del lavoro italiano: più di 5 milioni di Neet da una parte e aziende che non trovano professionalità dall’altra. In mezzo a questa faglia ci sono decenni di occasioni perdute, con riforme del lavoro inadeguate, spesso dannose, che hanno irrigidito le regole lavoristiche invece di puntare sull’unico driver capace di elevare qualità e stabilità del lavoro: la formazione, il diritto universale e soggettivo all’apprendimento, l’idea che lo sviluppo delle competenze richiede percorsi continui, che durano l’intera vita professionale, dalla fine della scuola alla pensione. Questo implica il più grande investimento di sempre sull’istruzione e su reti istituzionali, bilaterali e sussidiarie di politica attiva. Bisogna realizzare sistemi di prossimità che sappiano rilevare la domanda su ogni territorio e la facciano incontrare con aziende, scuole, centri di formazione accreditati, Its, università. Bisogna coinvolgere la pelle viva della società valorizzando la bilateralità, innovando i contenuti contrattuali, coinvolgendo le Agenzie per il lavoro. Quella delle competenze è la vera grande sfida del tempo presente. (…vai all’intervista integrale su Il Sussidiario.net)

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