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Borsa Italiana. Colombani: “No ai tagli, Euronext si fermi”

Pubblicato il 15 Ago, 2021

“Non permetteremo che Euronext attui operazioni unilaterali sulla controllata Borsa italiana e sulle società del gruppo, facendo pagare ai lavoratori i propri obiettivi di profitto”.
A dichiararlo è Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl, commentando le indiscrezioni secondo cui nel piano industriale che Euronext si appresta a presentare sarebbero previsti 200 esuberi tra il personale di Borsa Italiana, passata sotto il controllo del gruppo a maggioranza francese dalla fine dello scorso aprile.
“In pochi mesi Borsa Italiana ha dimostrato la sua centralità in Euronext realizzando da sola il 56% dei ricavi del gruppo. Eventuali tagli sono quindi del tutto ingiustificati. Oggi più che mai – prosegue il leader dei bancari della Cisl – abbiamo bisogno di un sistema creditizio e finanziario che sia al servizio dell’economia reale, in grado di favorire il rilancio degli investimenti e dell’occupazione. Non è quindi pensabile che, in società strategiche come Borsa italiana, si possa pensare di perseguire un piano industriale che non vada in questa direzione. Vigileremo con estrema attenzione sugli sviluppi della vicenda, riservandoci di attuare tutte le misure necessarie e richiedendo anche il coinvolgimento della istituzioni, se necessario. Peraltro come ha osservato un anno fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Borsa Italiana è “un’istituzione che può svolgere un ruolo significativo nella ripartenza del Paese, nel quadro europeo di completamento del mercato dei capitali”.

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