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Credito. Ania, First Cisl: “Assicurazioni strategiche per ripresa, pronti alla trattativa su contratto nazionale”

Pubblicato il 15 Lug, 2021
“Il contributo che le compagnie assicurative possono dare alla ripartenza del Paese ed alla costruzione di un modello economico fondato su sostenibilità sociale e ambientale è senza dubbio notevole. Sappiamo che le risorse del Pnrr non basteranno da sole a superare la crisi, per questo è di grande importanza che il risparmio affluisca all’economia reale e alimenti gli investimenti privati. Le assicurazioni, come investitori di lungo periodo, hanno le carte in regola per perseguire questo obiettivo e dare slancio alla ripresa dell’economia italiana, come ha sottolineato anche il premier Mario Draghi nel suo messaggio di saluto”. Questo il commento del segretario generale di First Cisl alla relazione svolta oggi dalla Presidente Maria Bianca Farina all’assemblea annuale dell’Ania. “La pandemia ha dimostrato che la protezione dal rischio è sempre più importante nelle nostre società. Il fatto che – ha aggiunto Colombani – solo il 3% delle Pmi risulti assicurato contro business interruption e attacchi cyber dimostra l’importanza di promuovere comportamenti virtuosi tra i soggetti economici. Un’opportuna copertura assicurativa avrebbe infatti consentito di ridurre i costi sostenuti dallo Stato e di alleggerire il peso del debito. Lo Stato non può limitarsi a garantire sussidi, ma deve orientare le decisioni degli attori economici attraverso incentivi mirati”. “Siamo pronti a discutere con Ania il rinnovo del contratto nazionale. La valorizzazione delle persone è elemento essenziale per un settore che si propone di svolgere un ruolo determinante nei prossimi anni. La trattativa – ha concluso – dovrà riguardare anche la gestione condivisa dell’innovazione digitale e del suo impatto sul lavoro e sull’industria assicurativa”.  
Ania, First Cisl: assicurazioni strategiche per ripresa, pronti alla trattativa su contratto nazionale Colombani: settore fondamentale per spingere il risparmio verso l’economia reale. Il contratto dovrà valorizzare le persone e garantire una gestione condivisa dell’innovazione digitale e delle sue ricadute sul lavoro

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