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Vigili del Fuoco. Più risorse per garantire operatività e trasparenza. Cgil Cisl Confsal a Lamorgese: “Dagli impegni passare ai fatti”

Pubblicato il 15 Nov, 2021

In vista dell’avvio della discussione in Parlamento della Legge di Bilancio i segretari e coordinatori di Cgil, Cisl e Confsal Vigili del Fuoco, Giulianella – Vespia – Giancarlo, hanno incontrato oggi il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il sottosegretario Carlo Sibilia per ribadire la necessità urgente di destinare maggiori risorse per il potenziamento del Corpo, per migliorare le retribuzioni fisse, continuative e accessorie e per rispondere adeguatamente alle questioni previdenziali ancora irrisolte.

Al Ministro abbiamo chiesto che dall’impegno espresso si passi ai fatti destinando maggiori risorse per il Corpo dei Vigili del Fuoco nella Legge di bilancio 2022.“Servono più risorse e servono subito. I nostri interventi di soccorso sono garantiti in regime di straordinario per la carenza di personale. Non ci viene riconosciuto, al momento, un aumento stipendiale dignitoso e corrispondente sia al rischio che quotidianamente corriamo sia al lavoro che svolgiamo, trattamento che rappresentiamo essere diverso da quello garantito ad altri Corpi dello Stato sugli istituti fissi e continuativi. Nessuna risposta si riscontra anche per quanto riguarda gli aumenti degli istituti accessori come l’indennità notturna, festiva e super festiva che risultano essere inadeguati a fronte di un impegno crescente e di una prestazione costante, non giustamente retribuita. Riteniamo altresì indispensabile che al personale venga riconosciuta una previdenza complementare e una obbligatoria (6 scatti su base stipendiale) al pari di quella già riconosciuta al personale ex Corpo Forestale”.

Chiediamo inoltre “garanzie riguardo il fondo per la realizzazione di interventi perequativi di natura previdenziale anche per il personale del Corpo così come già previsti per la Polizia di Stato e le Forze Armate”. In ultimo, certamente non per importanza, il potenziamento del Corpo. Serve arrivare a 40000 unità operative e a 5000 unità del ruolo tecnico professionale, solo così sarà possibile rispondere alla richiesta della cittadinanza senza ripiegare sugli straordinari o sulla reperibilità. Per guadagnare di più, non è giusto sacrificare il personale e farlo lavorare di più.Il Ministro, elogiando il lavoro svolto dal personale del Corpo in ogni circostanza emergenziale e, preso atto delle richieste formulate da Cgil, Cisl e Confsal al tavolo, si è impegnata a ricercare ogni possibile soluzione attraverso la legge di bilancio e a rispondere adeguatamente alle aspettative del personale. Un impegno che ci aspettiamo porti a risultati concreti.

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