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Lombardia. Sblocco sfratti, oggi a Milano presidio sotto la prefettura. Sindacati inquilini: “A rischio non solo sicurezza famiglie ma anche tenuta sociale della città”

Il 30 giugno scadrà il blocco dell’esecuzione degli sfratti deciso dal Governo a seguito dell’emergenza COVID – 19. Nella sola area metropolitana di Milano oltre 10.000 sfratti andranno in esecuzione senza che il Comune di Milano, così come gli altri grandi Comuni della provincia abbiano predisposto un serio piano di intervento a favore delle famiglie colpite.
Per evitare che la situazione diventi ancor più drammatica, con il rischio di gravi tensioni sociali, i sindacati degli inquilini chiedono a tutte le istituzioni di farsi carico del problema sfratti nell’ambito delle rispettive competenze.
A Milano i sindacati inquilini Sunia, SIcet, Uniat, Unione inquilini, Conia e Asia hanno organizzato un presidio per oggi 30 giugno alle ore 17,30 presso la prefettura in Corso Monforte angolo via Vivaio.
“Come già denunciato anche a livello nazionale, in particolare nelle grandi aree metropolitane – si lege in una nota – l’esecuzione indiscriminata di migliaia di sfratti in un contesto sociale fortemente compromesso dalla crisi economica e nel corso di una emergenza sanitaria non ancora conclusa mette a rischio non solo la sicurezza delle famiglie direttamente coinvolte ma la stessa tenuta sociale delle città.
Per questo, i sindacati inquilini nei giorni scorsi, facendo seguito a numerosi incontri con l’assessore alla Casa, hanno scritto al sindaco Sala per chiedere soluzioni efficaci per le famiglie sotto sfratto e mercoledì nel corso del presidio chiederanno al prefetto di convocare  un tavolo di coordinamento di tutti i soggetti che a livello locale si ritroveranno  coinvolti nella gestione dell’emergenza casa.
Per evitare le conseguenze più drammatiche della nuova emergenza abitativa a Milano e nell’area metropolitana è necessario un protocollo di intesa che gradui le esecuzioni degli sfratti, sospendendoli nelle situazioni di rilevanza sociale, in modo da consentire un intervento tempestivo di assegnazione di un altro alloggio anche temporaneo da parte dei Comuni” conclude la nota.

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