Mirko Idili rieletto segretario generale della Cisl Gallura. Con lui collaboreranno in segretaria , nel prossimo triennio, Eleonora Careddu e Masino Fresi. Il Congresso Cisl celebrato nei giorni scorsi a Porto Cervo, presieduto dal segretario generale regionale Gavino Carta e dal segretario confederale nazionale Angelo Combini, era un appuntamento molto atteso non solo in casa sindacale, ma anche in ambito politico ed economico, per fermare la riflessione corale sullo stato di salute di una zona della Sardegna dalle grandi potenzialità, compresi i requisiti per diventare la Provincia del Nord Est dell’isola.
Idili ha passato in rassegna i punti di forza e di debolezza di un territorio che necessita di« una politica di infrastrutturazione che consenta una volta per tutte di rinsaldare la frattura tra l’alta e la bassa Gallura, tra Tempio ed Olbia, di mettere a sistema l’intera rete viaria del Nord Sardegna. La Olbia– Arzachena– Palau– Santa Teresa non è da intendersi solamente come una strada, ma per noi rappresenta – ha detto il riconfermato segretario generale – la possibilità di sottrarre all’isolamento l’arcipelago de La Maddalena, le comunità di Palau, Luogosanto, Bassacutena, Santa Teresa di Gallura. Non è pensabile continuare a utilizzare un’inadeguata e pericolosa strada mettendo a rischio l’incolumità delle persone, mentre giacciono nelle casse della Regione progetti e milioni di euro di risorse. Così anche per la Tempio-Olbia anch’essa non una semplice strada,ma un vero e proprio ponte che unisce l’alta e bassa Gallura».
Per la Cisl e per tutte le forze sociali, politiche e per i 26 comuni galluresi, è urgente anche capire programmi e obiettivi della Qatar Foundation. « Il nostro sindacato territoriale ha sempre sostenuto che, per far crescere questo territorio, il Fondo sovrano dovesse ragionare in termini di investimento di sistema così come lo realizzò in passato – ha evidenziato Idili – la cordata guidata da sua altezza Karim Aga Khan».
«Solo considerando i tre filoni di investimento (Sanità, Turismo e Trasporti) come un unicum ci si sarebbe potuti mettere al riparo – ha detto il segretario – dal pericolo spesso ventilato di fare lo spezzatino con ciò che è stato già realizzato nel corso degli anni». È evidente che l’investimento di sistema da tanti auspicato non si è mai concretizzato. «Si è proceduto a compartimenti stagni, la Costa Smeralda da una parte, Meridiana dall’altra e il Mater Olbia come ultimo investimento». Con le conseguenze che sono ormai note: «La fine di fatto della gloriosa compagnia di bandiera di noi sardi (Meridiana), prima trasformata in Air Italy e poi definitivamente svuotata e dismessa insieme a centinaia di lavoratori e lavoratrici, gran parte dei quali residenti nei comuni galluresi». Severo ilgiudizio di Idili: « Per descrivere nel dettaglio la tortuosa vicenda legata alla vertenza AirItaly occorrerebbero alcuni giorni, ciò che rileva alla fine è che rappresenta uno dei fallimenti più gravi della classe politica non solo sarda».
Per disegnare un futuro all’altezza delle potenzialità del territorio « è fondamentale che si compia al più presto il percorso di riconoscimento della nostra autonomia. La Provincia del Nord Est deve rappresentare – ha detto Mirko Idili – una grande occasione, un importante quanto necessario livello di governance capace di intermediare i bisogni delle nostre comunità in una visione d’insieme».