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Sardegna. Sanità, domani i sindacati dei pensionati dell’isola incontrano il Presidente del Consiglio regionale

I segretari generali regionali dei Pensionati Marco Grecu (Spi-Cgil), Alberto Farina (Fnp-Cisl), Rinaldo Mereu (Uilp-Uil) incontreranno  domani il Presidente del Consiglio Regionale , on.le Michele Pais sui problemi del sistema sanitario e socio assistenziale: “La riforma di questo settore -sottolineano in una nota congiunta i tre segretari – deve nascere da una visione d’insieme delle situazioni territoriali e regionali per evitare penalizzazioni nei confronti  delle zone più povere. Il diritto alla salute è uguale per tutti. La riforma della sanità non può iniziare  con l’occupazione delle poltrone, ma deve mettere al centro i bisogni dei cittadini”.

“Domani, mercoledì 14 luglio, alle ore 16,00, – si legge nella nota – saremo finalmente  ricevuti dal Presidente del Consiglio regionale –sèiegano i tre segretari in una nota congiunta –  per prospettargli l’urgenza  di convocare  al più presto  una sessione consiliare esclusivamente dedicata ai problemi della Sanità sarda e del socio assistenziale: organizzazione amministrativa, territoriale, potenziamento delle strutture e dei presidi medici, territorializzazione dei servizi, assunzioni  di personale medico e paramedico, autosufficienza.

SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL sono interpreti e portavoce  di una popolazione over 65 di quasi 400 mila persone. I pensionati che si riferiscono ai vari regimi previdenziali in Sardegna  sono oltre 470.000, di cui 53% con pensioni di invalidità e 38% di vecchiaia, con assegno medio pari a 700 euro/mese.

Al Presidente Pais chiederemo di portare all’attenzione dei gruppi consiliari e della Giunta regionale le emergenze del sistema sanitario che ricadono  con maggior gravità proprio sulle popolazioni anziane. A cominciare dalle interminabili liste d’attesa che possono aggravare  le patologie; le insicurezze accentuano  i disturbi psichici ( nel 2018  il tasso di dimissioni ospedaliere con questa malattia  è stato  55,60 ogni 10 mila abitanti per  i maschi  tra 65-74 anni di età e di 206,58 negli over 75, addirittura  del 233,93  nelle femmine oltre 75 anni).  Nel 2019 la Sardegna  ha battuto tutte le regioni meridionali per consumo di   farmaci antidepressivi. Alto anche il numero delle persone over 65  dimesse dagli ospedali per abuso, dipendenza o psicosi da  sostanze psico attive. Altri problemi:  le carenze negli organici di personale medico e paramedico e la territorializzazione dei servizi fondamentale per attivare processi di prossimità .

Il pianeta sanità e  socioassistenziale è da rivisitare totalmente con gli occhi non dei manager e degli imprenditori, ma degli anziani e delle loro famiglie, e da  codificare in una legge  da costruire insieme alle parti sociali. In questa riforma dovrà trovare risposta definitiva il riconoscimento dei caregivers come lavoratrici e lavoratori per l’assistenza che svolgono nei confronti dei loro cari.

 Infine la normativa di riforma del socio-sanitario dovrà contenere provvedimenti per  rinnovare le Rsa, potenziandone l’assistenza sociosanitaria, soprattutto a livello territoriale, sperimentando nel contempo anche altre forme di residenzialità, oltre a quelle già esistenti”  conclude la nota.

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