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Toscana. Asl Centro: “Sanità ‘in scadenza”

Pubblicato il 12 Apr, 2022

“Nella Asl Toscana Centro (che copre le province di Firenze, Prato e Pistoia), stanno per scadere centinaia di contratti di lavoro a tempo determinato e interinale. Se non verranno rinnovati si creerà un vuoto che pregiudicherà i servizi sanitari e assistenziali ai cittadini e il contenimento della pandemia, che ancora non è terminata.”

E’ l’allarme lanciato dalla Cisl Funzione pubblica Firenze-Prato che si rivolge ai vertici della stessa Asl e alla Regione per chiedere “che fine faranno questi lavoratori” e “qual è la visione del servizio sanitario regionale che la Regione intende portare avanti.”

Si tratta, spiega la Cisl-Fp Firenze-Prato, “del personale assunto alla ASL Toscana Centro per far fronte allo stato di emergenza causato dalla pandemia: personale infermieristico, tecnico, tecnico-sanitario, amministrativo, OSS, che ha garantito in questo periodo difficilissimo l’erogazione dei servizi ai cittadini. Solo per quanto riguarda infermieri e OSS si parla di 150 persone.”

Già nel mese di aprile scadranno i contratti dei primi gruppi di assunti e non ci sono prospettive né per la copertura dei servizi ai cittadini, né per loro, “che in questi due anni hanno svolto il loro lavoro con sacrificio, e abnegazione, si sono formati, hanno maturato esperienza, garantendo i servizi.”

Per questo la Cisl Funzione pubblica chiede in primo luogo “alla Regione Toscana di rispettare l’accordo siglato a gennaio 2022, nel quale si impegnava a stabilizzare il personale a tempo determinato e nello stesso tempo a intraprendere il percorso per effettuare nuove assunzioni.”

Alla ASL Toscana Centro invece il sindacato chiede “l’apertura immediata di un tavolo di trattativa per discutere in base ai carichi di lavoro e alla complessità dell’erogazione dei servizi, il numero di dipendenti da assumere, per consentire la tenuta dei servizi sanitari.”

“Siamo pronti al confronto e preparati ad avanzare proposte che garantiscano e tutelino sia i lavoratori che i cittadini” concludono la Cisl-Fp; “la sanità pubblica regionale deve recuperare l’eccellenza che è sempre stata un vanto a livello nazionale. Crediamo che i giusti investimenti, in termini di personale e strutture, anche per effetto del Pnrr, possano invertire la direzione di marcia, intrapresa a causa di scelte non sempre corrette, dal privato verso il pubblico.”

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