Toscana. Gkn, la Cisl rigetta le insinuazioni del Collettivo di fabbrica: “Non accettiamo diffamazioni striscianti, se ha qualcosa da imputarci lo faccia chiaramente e si prepari a provarlo”

Pubblicato il 1 Dic, 2021

“E’ una completa falsità che la Cisl abbia qualche responsabilità sull’incontro in presenza per la GKN saltato questa mattina, come insinua in un post sulla sua pagina Facebook il Collettivo di fabbrica GKN, che parla di “strane trame e strane voci” e tira in ballo il nostro sindacato. Comprendiamo l’angoscia dei lavoratori, ma questo non autorizza nessuno a spargere sospetti sull’operato e la correttezza della Cisl, neppure se si nascondono le insinuazioni nella falsa ironia.” A dirlo è il segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi.
“In primo luogo i fatti -dice Franchi-: ieri, 30 novembre, alle 19.16, abbiamo ricevuto una convocazione da parte del presidente Giani di un incontro per il 1 dicembre alle ore 10.30, da tenersi in presenza presso l’assessorato al lavoro in piazza dell’Unità a Firenze. Alle 10.20 ci siamo recati all’assessorato come previsto dalla mail e solo una volta giunti lì abbiamo appreso che l’incontro era stato spostato e riconvocato alle ore 15.30 in modalità remoto.”
“Anche dopo che nell’agosto scorso il Collettivo ha tolto dal presidio le bandiere della Cisl, la Cisl non ha mai smesso di mettere in campo la propria partecipazione e il proprio sostegno alla vertenza GKN, condividendo le preoccupazioni dei lavoratori e le posizioni unitarie di Fim, Fiom e Uilm. Ma non possiamo tollerare anche la diffamazione strisciante. Se il Collettivo di fabbrica ci imputa qualche comportamento scorretto, lo dica chiaramente e si prepari a provarlo.”
“Comprendiamo l’amarezza, la rabbia, l’angoscia di chi lotta per il proprio posto di lavoro. La conosciamo bene, perché di vertenze come questa ne abbiamo affrontate tante, a fianco e con i lavoratori. Ma una cosa che abbiamo sempre avuto ben chiara è che tutti i lavoratori sono uguali e non ce ne sono di ‘più uguali’ di altri. E dunque non possiamo permettere al Collettivo, né a nessun altro, di infangare la storia della Cisl e di tutti quelli che rappresentiamo. Noi continueremo a rispondere alle convocazioni ufficiali, che provengono dalle istituzioni coinvolte, nel rispetto del nostro ruolo.”

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