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G7. Sbarra al summit Cgil, Cisl, Uil Labour 7: “Costruire una visione di sviluppo capace di assicurare maggiore cooperazione tra i popoli, libertà, pace, convivenza”

Pubblicato il 10 Set, 2024

Il G7 si pone all’incrocio di cambiamenti epocali dal punto di vista economico e geopolitico. I sette paesi piu’ sviluppati ed industrializzati della terra sappiano costruire una visione di sviluppo capace di assicurare maggiore cooperazione tra i popoli, libertà, pace, convivenza”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in apertura del summit sindacale Labour 7, organizzato a Cagliari da Cgil, Cisl, Uil in occasione del G7 Lavoro e Occupazione.
Dal Summit ci aspettiamo un esplicito riferimento dei Ministri del Lavoro del G7 al coinvolgimento delle parti sociali e del sindacato per sostenere la buona occupazione, crescita salariale , sicurezza e benessere sociale, il rispetto delle libertà individuali e collettive . Traguardi che possiamo centrare insieme attraverso il primato della persona ed il lavoro dignitoso , formato e ben retribuito”, ha aggiunto il leader Cisl.

Nel panel sulla crisi ambientale e la transizione giusta a cui partecipano  i leader delle organizzazioni sindacali degli altri paesi del G7 (Canada, Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa) il leader della Cisl ha sottolineato: “La crisi climatica e ambientale – ha detto – richiede risposte partecipate e multilaterali e la cornice del G7 costituisce un’importante occasione. La giusta transizione è un dovere per aumentare la nostra capacità competitiva, per aumentare occupazione e benessere, per evitare effetti nefasti di una gestione ideologica  e socialmente dannosa”.

“Per la CISL, in Europa come a livello globale, la priorità resta quella di declinare la sostenibilità in tutte le transizioni in atto, in modo da gestirne gli effetti creando benessere collettivo e riducendo i rischi di ulteriori diseguaglianze.   La  giusta transizione presuppone accordi commerciali, politici, geostrategici, centrati su condizionalità etiche forti, con una governance che assicuri democrazia e dialogo sociale. Significa mettere in priorità i bisogni e le aspirazioni dei lavoratori, specialmente quelli più deboli “, ha aggiunto il numero uno della Cisl.

“La libertà di associazione e il diritto alla contrattazione svolgono un ruolo fondamentale, contribuendo a una migliore distribuzione della ricchezza e al progresso delle democrazie formali e sostanziali.  Una promozione che passa dal riscatto delle opportunità di formazione, riqualificazione e aggiornamento, che si estende allo sviluppo di forme di partecipazione dei lavoratori alle scelte e agli utili dell’impresa. L’evoluzione partecipativa delle relazioni industriali riveste un’importanza determinante quale strumento in grado di anticipare i cambiamenti, di rafforzare il controllo su salute e sicurezza, elevare flessibilità buone, elevare salari, arginare licenziamenti, delocalizzazioni e finanziarizzazione. Partecipare, contrattare, coinvolgere dovunque è possibile.  E poi promuovere misure fiscali e strategie monetarie orientate alla sostenibilità sociale, oltre che ambientale. È in questo senso che chiediamo ai sette paesi più industrializzati del pianeta di cooperare, per dare al mondo e alle nuove generazioni la speranza concreta in un domani migliore”, ha sottolineato ancora Sbarra.

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