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Riforma degli Appalti, preoccupazione di Cgil, Cisl e Uil: stravolto l’articolo sul subappalto

Pubblicato il 1 Mar, 2016

Roma, 1 marzo 2016 – “Siamo molto preoccupati perché se le voci che circolano dovessero corrispondere al vero, il nuovo Codice degli Appalti prevedrebbe l’innalzamento della soglia per l’attestazione Soa delle imprese da 150.000 euro a un milione di euro e la cancellazione del limite del 30% come soglia massima di affidamento di lavori in subappalto”. E’ quanto sottolineano in una nota congiunta i Segretari Confederali Cgil, Cisl e Uil Franco Martini, Luigi Sbarra e Tiziana Bocchi. “Il Governo ha corretto il testo del decreto a favore della non trasparenza” sottolineano. “Tutto ciò appare ancora più incomprensibile se si tiene conto del lavoro proficuo e partecipato prodotto dalle due Commissioni competenti del Parlamento e il conseguente ddl approvato nelle tre letture da Camera e Senato. È evidente che in questo modo ad essere tutelati non saranno i soggetti deboli, i lavoratori, né i cittadini in termini di trasparenza e qualità delle opere e dei servizi, ma gli interessi di quelle forze che finora hanno lavorato al di fuori della trasparenza e della legalità, offrendo opere e servizi di scarsissima qualità nel settore degli appalti pubblici nel nostro Paese. Pertanto Cgil, Cisl e Uil chiedono al Presidente del Consiglio di ripristinare l’equilibrio necessario a tutelare i diritti di tutti così come previsto nel dl originario” concludono.

http://www.youtube.com/watch?v=385g8uvP3QU

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