“Come dinanzi all’eterno ritorno del peggio, siamo costretti nuovamente ad intervenire per segnalare i gravi disservizi che si stanno verificando in questi giorni negli uffici postali del Salento e che toccano in maniera particolare i pensionati della provincia di Lecce”. Lo sottolineano le federazioni dei pensionati di SPI-CGIL, FNP-CISL UILP-UIL di Lecce in una nota congiunta che così prosegue: “Sembra essere diventata consuetudine quella di non rifornire di contante gli sportelli Atm, tanto è vero che dopo lunghe file – non certo al riparo dal sole in questi giorni di caldo torrido – i cittadini sono costretti a far ritorno a casa senza aver potuto prelevare quanto necessario per sostenere le spese delle quotidianità.
Ma c’è ancora qualcosa di più mortificante! Giungono presso le sedi Sindacali costanti segnalazioni di carenza di liquidità anche all’interno degli uffici proprio in giorni come questi in cui è previsto il pagamento delle pensioni. È risaputo che quello del ritiro della pensione è un momento molto particolare nella vita di una persona anziana; segna, in un certo senso, la sua certezza di poter affrontare le vicende della vita in tranquillità e sicurezza. Vedersi respinto e rimandato a casa per mancanza di denaro contante dopo lunghe code è un gesto che stride non solo con la professionalità organizzativa di Poste Italiane ma anche con i più elementari livelli di umanità. Perché quella che si solleva in questa sede non è solo una questione economica, pur importante per pensionati e pensionate spesso al di sotto della soglia di povertà, ma soprattutto di carattere morale.
Le scriventi OO.SS. dei pensionati di SPI-CGIL, FNP-CISL UILP-UIL di Lecce invitano Poste Italiane a porre fine a questi disagi ampiamente segnalati alla Direzione territoriale dai dipendenti dei propri Uffici, da noi stessi e da una parte della società civile di questo territorio. Le scriventi OO.SS denunciano come ciclicamente siano costrette a sottolineare sempre le solite carenze che dimostrerebbero una pervicacia di Poste Italiane a non voler affrontare alla radice la questione. ORA è NECESSARIO DIRE BASTA” – concludono i Segretari Generali Territoriali di SPI CGIL; FNP CISL e ST UILP UIL, Fernanda Cosi, Antonio Zippo, Luigi Di Viggiano, Maurizio Frivoli, Silvana Tundo.