“La CISL condivide le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: la questione salariale deve essere affrontata con il massimo impegno e unità nazionale, attraverso un’azione coordinata tra istituzioni e parti sociali. Servono politiche e strumenti concreti che rafforzino il valore del lavoro, le competenze, la coesione sociale del Paese”.
E’ quanto sottolinea in una nota la Segretaria Generale della Cisl , Daniela Fumarola.
“Occorre rinnovare rapidamente i contratti collettivi nazionali ancora fermi, perché solo attraverso il confronto si possono garantire tutele, equità e salari adeguati, sostenere la sperimentazione avviata dal CNEL che sta facendo emergere l’inconsistenza, in termini di rappresentanza e di tutela effettiva, di molti contratti depositati che contribuiscono al dumping contrattuale. Va soprattutto rafforzata ed estesa la contrattazione decentrata, nelle imprese e sui territori, quale leva per elevare e redistribuire produttività, valorizzare competenze e far crescere le retribuzioni in modo sostenibile e partecipato.
La strada passa anche e soprattutto dalla capacità di realizzare un patto tra sindacato, imprese e governo di riconoscere la contrattazione punto di incontro tra esigenze strategiche complementari: rilancio salariale, incremento della competitività e della produttività, maggiore innovazione e investimento su formazione. È il sentiero che passa anche dall’esaltazione di relazioni industriali autenticamente partecipative secondo quanto previsto anche dall’articolo 46 della Costituzione” conclude la leader Cisl.
Lavoro. Fumarola: “Condividiamo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: la questione salariale deve essere affrontata con il massimo impegno e unità nazionale”
