“È un dato positivo quello che emerge dal rapporto annuale GreenItaly di Fondazione Symbola sulla percentuale di nuovi contratti di lavoro nelle aziende della green economy”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini.
“Il 37,5% è un dato che dimostra l’avvio di quel cambio di paradigma necessario -nella transizione energetica- all’organizzazione del lavoro e ad un sistema produttivo sempre più orientato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Secondo il rapporto, anche gli investimenti nella green economy sono migliorati evidenziando come sia possibile conciliare profitto e salvaguardia della natura e dell’ecosistema.
Servono politiche attive del lavoro e politiche industriali – sia a livello nazionale che regionale – volte a creare condizioni di contesto che contribuiscano a favorire un incremento di queste professioni, delle professioni “core green”(finalizzate alla produzione di prodotti e servizi verdi) e di quelle “go green” (conversione di processi, riduzione d’impatto ambientale e specializzazioni di funzioni) in quanto offrono migliori prospettive lavorative per specifiche categorie -laureati, donne e giovani con contratti a termine- e hanno il potenziale per favorire la crescita della produttività e la riduzione delle disuguaglianze rendendo il mercato del lavoro più inclusivo”.