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Costruzioni. Pelle (Filca Cisl): “Congruità in edilizia. Estenderla anche ai cantieri delle opere private che utilizzano i bonus”

Pubblicato il 7 Ott, 2021

“Il 1° novembre 2021 è una data importante per il settore delle costruzioni, perché entra finalmente in vigore la congruità. Si tratta di uno strumento chiesto da tempo dalla Filca, e che prevede il calcolo dell’incidenza della manodopera per gli affidatari in appalto, in subappalto o in regime di lavoro autonomo. Una misura in grado di garantire il regolare svolgimento dei lavori e la corretta applicazione contrattuale, da cui derivano legalità e sicurezza, ma che rischia di lasciare scoperta una grossa fetta di cantieri, visto che si applica solo ai lavori pubblici e a quelli privati sopra i 70 mila euro”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale della Filca-Cisl, che lancia una proposta: “Dal momento che la maggior parte dei lavori privati rientra nella sfera dei bonus previsti dallo Stato – spiega – si potrebbe applicare la normativa nell’ambito emergenziale per la ricostruzione post-sisma 2016, che tende ad accomunare la disciplina per l’affidamento pubblico anche nella sfera privata nel caso in cui lo Stato partecipi in parte o totalmente al finanziamento dei lavori. È bene ricordare che la mancata congruità nei lavori già adesso blocca il pagamento del Sal finale (stato avanzamento lavori). Eliminando la soglia dei 70 mila euro per i lavori privati che ricevono il bonus, avremmo gli strumenti idonei per la lotta al dumping contrattuale e al lavoro nero, garantendo maggiore certezza di legalità dell’impresa e sicurezza per i lavoratori. Inoltre le norme adottate nei cantieri post-sisma prevedono l’obbligatorietà dell’applicazione del contratto edile, firmato dalle parti sociali più rappresentative, a tutti coloro che partecipano alla ricostruzione di una data opera. Noi proponiamo di applicare questa normativa anche a tutti i cantieri privati – prosegue Pelle – per l’applicazione certa del contratto edile e per l’estensione delle stesse condizioni contrattuali anche alla catena di subappalto. L’accesso alla totalità del contributo, però, deve essere subordinato alla verifica del calcolo della congruità. Siamo certi che il Governo, che ha dimostrato sempre grande attenzione alla qualità del lavoro in edilizia, valuterà con grande attenzione questa proposta, che può trasformare i lavori privati in un reale valore aggiunto per la rivalutazione del patrimonio immobiliare del Paese, qualificando il lavoro e la sicurezza, innovando al contempo il settore, coinvolgendo, attraverso la responsabilità sociale, ogni singolo cittadino”, ha concluso il segretario generale della Filca.

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