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Carrefour. Sindacati Roma e Lazio:“Una pioggia di ingiustizie, non accettiamo il sottocosto sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori”

Pubblicato il 27 Ott, 2021

 

“Sono passate solo poche settimane dalla presentazione dell’ennesimo ‘piano di ristrutturazione’ da parte di Carrefour alle organizzazioni sindacali, e siamo di nuovo all’improvvisazione”.

Lo dichiarano Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat CISL Roma Capitale e Rieti, Uiltucs Roma e Lazio, aggiungendo che “a Roma e nel Lazio l’azienda ha dichiarato oltre 100 esuberi ma, nonostante questo, continua l’uso spropositato e massiccio di lavoro interinale e cooperative all’interno delle unità produttive. Una scelta inaccettabile, che condanna tanti lavoratori alla precarietà, stabilendo il principio che a parità di lavoro si possano avere stipendi e diritti diversi. Un vero e proprio sottocosto.

Il piano presentato fa acqua da tutte le parti, non determina alcun rilancio e ha come unica conseguenza un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti. Un esempio lampante, in questo senso, è determinato dai continui trasferimenti, anche oltre i 50 km, che troppo spesso mettono i dipendenti nelle condizioni di dover rinunciare al proprio lavoro, perché i costi della mobilità incidono gravemente, oltre che sull’organizzazione familiare, sulla retribuzione mensile già di norma ridotta, visto il modello organizzativo aziendale, quasi esclusivamente basato sull’utilizzo dei contratti part-time”.

“A tutto questo si aggiunge un clima aziendale che continua a peggiorare – proseguono i sindacati -: sono ormai mesi denunciamo un utilizzo strumentale e scorretto delle contestazioni disciplinari, che quasi sempre si rivelano infondate e che continueremo a contrastare. Le lavoratrici e i lavoratori non saranno mai per noi delle ‘vite sottocosto’ o in ‘offerta’ al miglior offerente, sono persone che con dedizione prestano servizio e meritano rispetto, diritti e tutele. Non permetteremo una sola azione scorretta in più e dichiariamo già partita la mobilitazione di tutti i dipendenti”.

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