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Lazio. Coppotelli (Cisl): “Bankitalia, dati che ci impongono delle scelte rapide”

Pubblicato il 18 Giu, 2021

“I dati economici del Lazio contenuti nel dossier annuale della Banca D’Italia sull’economia delle Regioni ci preoccupano e impongono la necessità di spingere con ancora maggiore determinazione sui fattori di crescita dell’economia Laziale e, quindi su politiche industriali, sull’export, su un deciso rilancio degli investimenti pubblici, sul sostegno dell’occupazione, sulla digitalizzazione delle imprese”, afferma il segretario generale della Cisl del Lazio Enrico Coppotelli, commentando i dati economici del Lazio contenuti nel dossier della Banca D’Italia. “In questo senso i numeri ci dicono che il tessuto sociale resta fragilissimo, con oltre mezzo milione di posti a rischio. Impensabile in queste condizioni non prorogare il blocco generalizzato dei licenziamenti, al quale va affiancato anche il prolungamento della cassa covid. C’è da avviare un grande piano sulla formazione e le competenze, rafforzare i centri per l’impiego, valorizzando il personale e raccordandoli con le agenzie di lavoro private. In questa fase sono vitali le reti di protezione sociale ed occorre incoraggiare le aziende a ristrutturarsi non attraverso i licenziamenti ma riallineando le professionalità dei dipendenti”. I dati di oggi ci dicono che il 74 per cento delle aziende utilizza il lavoro agile o lo smart working. Questo significa che nella nostra Regione moltissime imprese hanno rivisto la loro organizzazione interna del lavoro agevolando il lavoro da remoto. Questo ci deve far riflettere su due cose: la prima è che sullo smart working, occorre dare centralità alla contrattazione sugli orari di lavoro e di connessione, sul diritto alla disconnessione.
La seconda è che nel Lazio dobbiamo pensare che non è più rinviabile uno sviluppo digitale integrale delle imprese che deve viaggiare al contempo con lo sviluppo delle reti digitali.
Poi la scuola e la sanità, non è più il tempo del rinvio e della rinuncia.
La Cisl del Lazio esige il rilancio di questi settori, associati ovviamente alla sicurezza nei luoghi di lavoro fondamentale soprattutto nel settore edile dove il rapporto ci delinea una capacità di ripresa importante del settore che nel Lazio si sta caratterizzando in maniera importante.
Complessivamente il rapporto contiene luci ed ombre, indica una strada e al tempo stesso ci dice ripartiamo con il lavoro per costruire tutti insieme, conclude Coppotelli.

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